Il pm Rosa Muscio ha chiesto 30 anni di carcere per Alberto Stasi, imputato a Vigevano per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007 a Garlasco.
La notizia è solo filtrata dall’aula, visto che il processo con rito abbreviato si sta celebrando a porte chiuse davanti al Gup Stefano Vitelli.
In precedenza lo stesso pm, durante la sua requisitoria, aveva ipotizzato che Chiara era stata uccisa dopo le 12.
Il pm Rosa Muscio ha inoltre chiesto al giudice di non concedere le attenuanti generiche e di considerare invece le aggravanti delle sevizie e dei futili motivi.
Secondo la pubblica accusa gli indizi contro Alberto Stasi «sono chiari e inequivocabili». La Muscio ha sottolineato che la colpevolezza del giovane è chiara anche dalla messa in scena del ritrovamento del cadavere e della chiamata al 118, che sono «da ritenersi una prova».
Secondo il pm, il ragazzo avrebbe avuto tutto il tempo di uccidere la sua fidanzata tra la telefonata che le ha fatto alle 12,46 e la successiva delle 13,26. In questi 40 minuti, secondo il pubblico ministero, Alberto ha potuto assassinare Chiara.