A sorpresa il pm Rosa Muscio, durante l’udienza preliminare davanti al Tribunale di Vigevano, ha chiesto il rinvio a giudizio di Alberto Stasi per divulgazione e detenzione di video pedopornografici e il proscioglimento per la detenzione di immagini della stessa natura. Una richiesta inaspettata dopo la perizia, richiesta dalla stessa Muscio, dgli ingegneri Roberto Porta e Daniele Occhetti, depositata mercoledì 28 aprile in tribunale a Vigevano, che scagionava il giovane di Garlasco dall’ipotesi di aver divulgato materiale pedopornografico. Secondo l’analisi dei periti infatti Stasi non ne usciva come un pedofilo virtuale che soddisfa le proprie fantasie con la pedopornografia.
Adesso la decisione spetta al giudice Stefano Vitelli. “Questa volta non sceglieremo alcun rito abbreviato – ha detto l’avvocato Giulio Colli, uno dei legali difensori di Alberto – attendiamo con serenità la decisione del giudice”.