Un nuovo processo per Alberto Stasi. A poco più di un mese dallāassoluzione per il delitto della fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua villetta di Garlasco (Pavia), lāex studente bocconiano ĆØ tornato in unāaula del Tribunale di Vigevano.
Stavolta il processo non cāentra con lāomicidio, ma ĆØ di natura civile.
A intentare causa contro Stasi ĆØ lāavvocato Giovanni Lucido con la figlia Eleonora, i due legali che hanno assistito il ragazzo durante il primo mese dāinchiesta, fino alla revoca del mandato che venne poi affidato al professor Angelo Giarda e agli avvocati Giuseppe e Giulio Colli.
Per quei 30 giorni di lavoro i Lucido hanno ricevuto dalla famiglia di Alberto solo acconti per poco più di 11 mila euro complessivi e, dopo il mancato saldo di una parcella di 81 mila euro, hanno deciso di citare il giovane in giudizio.
Due giorni fa ĆØ stata celebrata lāudienza davanti al giudice Chiara Russo del Tribunale di Vigevano. Il processo ĆØ stato aggiornato al 2 marzo. Ā«Per quella parcella non sono state applicate le tariffe dellāOrdine degli avvocati ā commenta lāavvocato Giulio Colli, che assiste Alberto nel nuovo processo civile ā Il giudice ha giĆ respinto lāistanza dei legali con cui chiedevano lāesecuzione di unāingiunzione di pagamentoĀ».
Giovanni Lucido, invece, spiega di Ā«non aver applicato nemmeno il massimo stabilito dallāOrdineĀ»: Ā«Non chiediamo niente di più di quello che ci spetta ā aggiunge lāavvocato ā Per un mese intero mia figlia e io abbiamo vissuto tra Garlasco e Vigevano, con numerose trasferte a Parma per assistere agli accertamenti al RisĀ».
Il risultato ĆØ un fatto di cifre: 50 mila euro per la parcella di Lucido padre, 31 mila euro e rotti per il compenso della figlia. Somma a cui vanno aggiunte anche le spese per la causa.