Nel mirino dei cacciatori di Gazzo Veronese sono finite le nutrie. In una sola notte ne sono state uccise circa 140. Autori della mattanza sarebbero stati trenta cacciatori, uniti in una vera e propria pattuglia. I roditori sono accusati di aver distrutto gli argini dei fiumi Tartaro e Tione: scavano tane profonde fino a sei metri. Le nutrie potrebbero provenire dall’Oasi del Busatello, un’area acquistata nel 1996 dal Comune di Gazzo Veronese e poi affidato alla gestione dell’organizzazione ambientalista Wwf.
In una nota l’associazione “100% animalisti” ha denunciato quanto accaduto: “Da tempo si sta montando una vera guerra psicologica contro questo roditore erbivoro del tutto innocuo, colpevole solo di esistere le nutrie vengono falsamente accusate di portare malattie e di danneggiare gli argini, che cedono invece a causa dell’incuria di chi dovrebbe provvedere alla manutenzione. Tutto il dissesto del territorio, provocato da decenni di speculazione edilizia, abusivismo, mancanza di manutenzione, cementificazione – conclude la nota – ha trovato un solo colpevole: la nutria”. Il manifesto è stato affisso sui muri del municipio di Gazzo insieme a uno striscione contro i cacciatori. Lo sterminio arriva proprio nei giorni in cui il Pdl si spacca in Parlamento sul prolungamento della stagione venatoria.
*Scuola di Giornalismo Luiss
