ALESSANDRIA – La Guardia di Finanza ha scoperto una frode fiscale internazionale di oltre 12 milioni di euro, con imposte non pagate per circa cinque milioni di euro; 69 le perquisizioni scattate simultaneamente nelle sedi di 34 imprese del Centro-nord e 38 le persone denunciate per avere presentato dichiarazioni annuali fraudolente basate su fatture false. Nella frode sono coinvolte anche 21 societa' americane.
L'operazione e' partita da un controllo a un promotore finanziario di Valenza (Alessandria) trovato in possesso, a Ponte Tresa, di alcune distinte di prelevamento in una banca svizzera, delle quali non ha saputo fornire spiegazioni.
Durante la verifica fiscale, le Fiamme Gialle hanno accertato alcune irregolarita' e hanno scoperto che il promotore aveva nascosto parte del proprio reddito utilizzando fatture per consulenze, in realta' mai rese, emesse da due imprese del Delaware (Stati Uniti).
Secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, il promotore corrispondeva l'importo indicato con bonifici bancari in Germania e in Inghilterra. Il denaro, meno il 10 per cento riconosciuto ai commercialisti americani ed elvetici organizzatori della frode, veniva dirottato su un conto corrente svizzero intestato al promotore che, poco alla volta, prelevava i soldi e li riportava in Italia.
Denunciato il promotore le indagini sono andate avanti per verificare se il ''sistema'' era stato utilizzato da altri contribuenti. Individuate diverse posizioni a rischio, le Fiamme Gialle hanno fatto scattare simultaneamente 69 perquisizioni nelle sedi legali, amministrative e operative di 34 imprese in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Marche. Il materiale raccolto ha portato alla denuncia di 38 persone.