Panico, durante la notte, in via Danubio, a Gela, per gli occupanti di una palazzina di quattro piani, nel quartiere Caposoprano, minacciati dalle fiamme e dal fumo che si levavano da un’automobile incendiata da sconosciuti. Due coppie di anziani, che occupavano gli appartamenti al piano rialzato, sono state tratte in salvo dagli agenti di due volanti del commissariato di polizia intervenuti sul posto. Illese le donne, mentre i mariti (uno bloccato a letto da problemi di deambulazione) sono stati ricoverati in ospedale per difficoltà respiratorie. L’intera palazzina è stata evacuata.
Le fiamme, appiccate alla Fiat Punto di una casalinga di 45 anni, moglie di un farmacista, si sono propagate ad un’altra autovettura in sosta, una Fiat Idea, appartenente a un uomo di 31 anni.
Il violento rogo, che ostacolava anche l’uscita degli inquilini, ha aggredito la facciata dell’edificio, annerendola, bruciando le serrande di finestre e balconi, ed anche le tende da sole, fino al terzo piano.
L’incendio è stato poi domato dai vigili del fuoco del distaccamento di Gela che, un’ora dopo, sono dovuti intervenire anche in viale Mazara del Vallo, nel quartiere Macchitella, dove le fiamme, appiccate da sconosciuti, hanno distrutto un’altra automobile, la Ford Focus di un pensionato.
A Gela riesplode così l’emergenza incendi. Non passa notte che non si brucino automobili o negozi, in una sorta di “strategia della tensione”, in parte legata al racket, in parte dai risvolti ancora oscuri.