Ad uccidere a colpi di bastoni Benito Cannizzo, pregiudicato di 48 anni, ieri sera, a Gela, non sarebbe stato solo il proprietario del bar ‘Valentino’ Orazio Vella, di 33 anni. E le forze dell’ordine stanno ora cercando un possibile complice del delitto. La lite è scoppiata dopo l’ ennesimo rifiuto della vittima di non pagare la consumazione.
La polizia sta cercando una seconda persona che avrebbe impugnato uno dei due bastoni insanguinati ritrovati a terra dopo il delitto. Vella, oltre all’incriminazione per omicidio volontario, rischia quindi – se non avesse agito da solo – anche quella di favoreggiamento perché nel confessare l’assassinio ha riferito che era solo. ”Quei due randelli, che tengo come strumento di difesa personale – avrebbe detto Vella – li ho impugnati io, entrambi e contemporaneamente, per difendermi da Cannizzo che continuava a colpirmi al viso con pugni e schiaffi”.
Una versione alla quale gli investigatori non credono perché le ferite alla testa che hanno causato la morte di Cannizzo sono alla zona occipitale e a quella temporale. La polizia ritiene cioè che la vittima sia stata colpita da due persone che gli stavano una davanti e l’ altra alle spalle. Domani sarà eseguita l’autopsia.