VITERBO, 18 SET – Corroso dalla gelosia, sconvolto dal sospetto che il fratello avesse una relazione con sua moglie, stordito dal vino, ha inferto una coltellata al petto del presunto rivale, il fratello, trapassandogli il cuore e uccidendolo all'istante. E' accaduto la notte scorsa a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, dove l'omicida, un romeno di 38 anni, viveva con la vittima, di 35 anni, e un altro fratello piu' giovane. Lavoravano tutti come pastori per un allevatore di pecore del posto e abitavano in una roulotte, poco piu' di un tugurio, senza corrente elettrica.
Pochi minuti dopo il delitto, l'uomo e' stato arrestato dai carabinieri della stazione di Oriolo Romano, ai quali si sono aggiunti i colleghi del nucleo investigativo di Viterbo. Per illuminare la zona in cui e' avvenuto l'omicidio sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con una cellula fotoelettrica.
A dare l'allarme era stato il loro datore di lavoro, avvisato con il telefonino dallo stesso omicida. Per alcune ore l'uomo e' stato sottoposto a un lungo interrogatorio nella sede del comando provinciale dell'Arma e, infine, e' stato rinchiuso nel carcere viterbese di Mammagialla con l'accusa di omicidio volontario aggravato.
Dalle indagini e' emerso che la vittima era da poco rientrata dalla Romania, dove vive tuttora la moglie del fratello maggiore. Un viaggio improvviso, il suo, che aveva instillato nell'uomo il dubbio di essere vittima di un duplice tradimento: quello della moglie e quello del fratello. Spinto da una rabbia incontenibile alimentata dall'alcol, ieri notte ha deciso di affrontare il presunto rivale. Tra i due e' cosi' iniziato un duro faccia a faccia all'esterno della roulotte. Al culmine della lite, il trentottenne ha trafitto al cuore il fratello con un coltello a serramanico; poi ha atteso i carabinieri, dai quali si e' lasciato ammanettare senza opporre alcuna resistenza.
