
GENOVA – I farmacisti sono diventati la preda più comune per le rapime: 6 in pochi giorni, al punto che una delle ultime vittime, il 4 novembre 2015, in Via Montaldo, non è riuscito a trattenersi:
“Se avessi avuto la pistola..”
ha imprecato.
“I due rapinatori li ho visti scappare. Quando sono uscito dal negozio me li sono trovati davanti, di spalle. Per fortuna non avevo una pistola, perché non so come avrei reagito”.
Non è la prima esperienza per il farmacista della Comunale, che ha 45 anni di età e ha subito altre 2 rapine in questi 10 anni e ogni volta,
“quando ti senti minacciato, come è successo ieri, è terribile”.
Questa volta è andata così:
“Quell’uomo è entrato quando nel negozio c’eravamo solo io e la mia collaboratrice, il complice è rimasto sullo scooter. Era vestito di nero come un black bloc, indossava casco e passamontagna e impugnava un coltellaccio. Me l’ha puntato contro per ordinarmi di aprire la cassa. Io gli ho gridato “stai calmo e pigliali tu i soldi”, e mi sono allontanato. Era spaventato, nervoso, forse drogato, era pericoloso. Temevo potesse fare del male alla mia collega o a eventuali clienti. L’ho lasciato fare e l’ho seguito solo quando è uscito”.
Dopo nemmeno una settimana, altra rapina, la numero 6 della serie, a Pontedecimo. Questa volta, a quanto riferisce il Secolo XIX,
“un rapinatore è entrato con un casco in testa nella farmacia Sartori e si è fatto consegnare 400 euro sotto la minaccia di un cacciavite.
I colpi portati a segno in precedenza sono stati:
1. in una farmacia di corso Magenta, a Castelletto,
2. di Portello, in centro,
3. di Bolzaneto.
4. la Comunale di via Vasco De Gama, a Sampierdarena, quando
“un uomo con il volto coperto da casco e passamontagna, armato di cutter, ha minacciato la commessa e la farmacista e si è fatto consegnare l’incasso, circa 400 euro; poi la fuga con uno scooter”.