Lo scorso fine settimana, una donna con un bambino autistico e due ciclisti sono stati protagonisti di un diverbio. E’ avvenuto su un treno regionale alla stazione di Genova Vesima: la donna ha raccontato di aver redarguito i due che occupavano l’ingresso di un vagone con le loro bici.
I due ciclisti avevano ostruito il passaggio causando grandi disagi al bambino autistico di 5 anni. I due, dopo essere stati redarguiti dalla mamma del bambino, hanno chiesto alla donna di mostrare loro i documenti che attestavano la disabilità del figlio.
A quel punto è intervenuto il capotreno che ha riprovato a risolvere la situazione chiedendo alla donna di mostrare i documenti non chiedendo però, ai due ciclisti, di mostrare i loro documenti d’identità.
La donna ha mostrato controvoglia i documenti e a quel punto i due ciclisti si sono spostati.
La società ha espresso il suo rammarico per quanto accaduto. Ha cercato di mettersi in contatto con la madre del piccolo per esprimerle solidarietà. E solidarietà hanno mostrato anche i passeggeri che, dopo che la donna e il figlio si sono seduti, hanno offerto la loro assistenza ad entrambi.