GENOVA – Domenica scorsa erano spuntati resti umani, martedì uno scheletro intero. I macabri ritrovamenti avvenuti in un cantiere di Molassana, quartiere di Genova, potrebbero raccontare una storia vecchia di 70 anni. Non è infatti escluso che a essere scoperta sia una fossa comune fatta dai nazisti durante la seconda guerra mondiale
Martedì, dopo l’inizio dei nuovi scavi, erano state rinvenute altre ossa compatibili con tre diversi cadaveri. Gli inquirenti, coordinati dal pm Francesco Pinto, ritengono che si possa trattate di corpi risalenti alla seconda guerra mondiale. La strada dove è avvenuta la macabra scoperta infatti fu scena di conflitti a fuoco con i tedeschi. I resti dunque potrebbero appartenere a partigiani o a militari. Non si esclude anche l’ipotesi di una fossa comune dopo rastrellamenti sempre a opera dei soldati dell’esercito di Hitler. L’area resta ancora sotto sequestro mentre proseguono gli scavi. I reperti già trovati sono stati inviati a un laboratorio di Milano per risalire con esattezza al periodo in cui sarebbero morti. Gli investigatori cercheranno anche di estrarre il Dna e chissà , magari dare un nome e una storia a quei corpi dimenticati.