Genova: permesso di soggiorno ottenuto grazie a matrimonio gay

GENOVA – Un permesso di soggiorno dopo un matrimonio gay. Nonostante, per ora, il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Italia non sia riconosciuto.  Gli uffici dell’immigrazione della Questura di Genova hanno infatti concesso il permesso di soggiorno ad un trentenne brasiliano che sei mesi fa in Portogallo – dove sono consentiti i matrimoni gay – aveva sposato un genovese di 40 anni che lavora nel settore dell’intrattenimento.

Il provvedimento è stato adottato in base ad una sentenza della Corte di giustizia europea di Strasburgo. Nel corso degli accertamenti si è evidenziato come i due svolgono vita matrimoniale.

Quale sia la strada con cui i due hanno ottenuto il loro obiettivo lo spiega Il Giornale citando un pezzo del Secolo XIX:

Il percorso non è agevole, ma non è la prima volta che viene seguito. Il primo caso si era avu­to un paio di anni fa a Reggio Emilia. E quel precedente ha fatto scuola. Primo passo: biso­gna decidere di sposarsi in uno dei Paesi dell’Unione europea che riconoscono le nozze gay. Con il recentissimo «sì» della re­gina Elisabetta, ormai sono 15 su 28. Seconda tappa: il coniu­ge italiano chiede alla questura il permesso di soggiorno per il partner straniero. Ultimo pas­saggio: la questura rilascia il do­cumento in poche settimane perché non viene riconosciuto il matrimonio in sé, né lo sta­tus di coniu­ge; ma i due so­no considera­ti comunque «familiari» e come tali han­no diritto a convivere.


Così hanno fatto l’intratte­nitore genove­se e il disoccupato brasiliano. Sei mesi fa si sono sposati in Por­togallo, dove- hanno racconta­to gli amici al quotidiano ligure – «i due hanno fatto una grande festa». Il sudamericano era giunto in Europa con un visto turistico di tre mesi, scaduto il quale è dovuto tornare a casa. Nel frattempo il genovese ha presentato alla questura di via Diaz la domanda per ottenere al marito il permesso di soggior­no. Gli agenti hanno svolto bre­vi accertamenti e in meno di un mese, tempi rapidissimi per la burocrazia italica, hanno rila­sciato il documento al brasilia­no. Che dunque da qualche giorno vive con il partner italia­no.

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Emiliano Condò