Genova, santone e medico arrestati per la morte di una ragazza dopo l'asportazione di un neo (Foto d'archivio Ansa)
Un medico e un santone arrestati a Genova. Secondo l’accusa avrebbero causato la morte di una ragazza dopo l’asportazione di un neo. La morte della ragazza è avvenuta in ottobre all’ospedale San Martino di Genova.
Aggiornamento ore 11.00
L’intervento sul neo sarebbe stato compiuto su un tavolo da cucina, senza anestesia, in un agriturismo.
I carabinieri di Genova hanno arrestato il dirigente medico di chirurgia generale di un ospedale bresciano. E il presidente e guida spirituale di un centro olistico. Sono accusati di omicidio volontario con dolo eventuale, violenza sessuale e circonvenzione di incapaci.
Secondo le indagini, alla ragazza, che frequentava il centro, il medico aveva asportato un neo operando nell’agriturismo gestito dal santone senza i dovuti accertamenti istologici. Dopo l’asportazione, si sarebbero sviluppate numerose metastasi.
La giovane morta dopo l’asportazione del neo si era avvicinata al centro e alle scienze olistiche già da molti anni. In quel luogo aveva anche celebrato il proprio matrimonio, oltre a insegnare Yoga e Thai Chi Chuan. Una volta entrata nel centro del “santone”, era stata gradualmente assorbita da quell’ambiente, allontanandosi da amici e parenti per abbracciare totalmente gli insegnamenti del ‘Maestro’.
La ragazza sarebbe stata operata sul tavolo di cucina del centro e senza anestesia. All’interno di un presunto processo di “purificazione spirituale”. Lo hanno raccontato i genitori della vittima ai carabinieri. Nel corso dei mesi successivi, la donna, in preda a dolori lancinanti sarebbe stata continuamente rassicurata dagli indagati, il “santone” e una psicologa. La rassicuravano circa la sua “sicura guarigione” e, secondo gli inquirenti, privata di qualsiasi adeguato trattamento medico che invece sarebbe stato necessario.
Gli approfondimenti investigativi medico-legali hanno accertato che l’intervento chirurgico effettuato e le successive conseguenti omissioni sono state in rapporto causale diretto con il decesso della giovane.