Sostiene di essere stata violentata da un poliziotto: per questo un’insegnante di educazione fisica della provincia di Genova ha depositato un esposto in procura lo scorso 20 gennaio davanti al pubblico ministero Alessandro Bogliolo. La donna ha detto di aver subito violenza sessuale a casa propria da parte di un agente della Polizia, tuttora in servizio nella Questura del capoluogo ligure.
Il fatto risalirebbe alla fine del 2004, quando il poliziotto ha abusato della trentottenne genovese, costretta poi dalla minacce dell’uomo a non denunciare l’accaduto. Dall’interrogatorio, durato due ore, non è trapelato nulla di nuovo, se non la conferma della versione dei fatti da parte della vittima.
Nel documento sono citati come testimoni anche un altro agente ed un politico locale, con cui la vittima si sarebbe confidata. La donna ha anche accusato il suo molestatore di avergli trasmesso una malattia sessuale, dopo essere stata legata e stuprata, e di cui ancora oggi patisce le conseguenze.
«Ho deciso di uscire allo scoperto soltanto ora perché le ripercussioni sul mio stato di salute sono diventate molto serie, e lui mi ha recentemente contattata di nuovo», ha dichiarato la vittima.
Dopo il racconto, affidato all’avvocato Riccardo Lamonaca del foro di Genova, il pm Bogliolo ha aperto un fascicolo a carico dell’agente ipotizzando i reati di violenza sessuale e sequestro di persona.
* Scuola di Giornalismo Luiss
