Torna l’allarme per le super bollette telefoniche, causate da chiamate a numeri truffaldini molto costosi.
Questo tipo di chiamate, dette “a sovrapprezzo”, è stato bloccato da una delibera dell’Autorità. Ma – come spesso accade – fatta la legge trovato l’inganno: da qualche giorno sono arrivati nuovi numeri, con prefisso 894 e 895, messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico agli operatori.
E sono numeri che sfuggono alla delibera: a differenza di quanto avviene con gli altri numeri costosi, cioè, gli utenti possono chiamare liberamente gli 894 e gli 895. E rischiare bollette stratosferiche.
I gestori di questo tipo di numeri riescono a ottenere chiamate costose con vari modi: tramite quiz telefonici truffaldini (che attirano spesso minorenni e non gli intestatari della linea), pubblicità ingannevole (dove i veri costi della telefonata sono nascosti) o programmi-malware che, a mo’ di virus, obbligano il computer a comporre quei numeri.
A lanciare di nuovo l’allarme sono stati Aduc e Lega Consumatori, i quali segnalano come già imperversi la compravendita di quei numeri.
Gli operatori li acquistano dal Ministero, cioè, e poi li vendono ad aziende centri servizi, che possono utilizzarli in modo lecito o no. Aduc è preoccupata perché gli operatori pubblicizzano questi numeri rimarcando il fatto che, a differenza degli altri a sovrapprezzo, non sono bloccati.
Evidenziano quindi proprio quella caratteristica che li rende utilizzabili al fine di estorcere chiamate costosissime agli utenti.
L’Autorità però stavolta è scesa subito in campo: “Abbiamo recepito le segnalazioni dei consumatori e stiamo indagando, con il Ministero”, spiegano. “Abbiamo già visto pubblicità, su tv locali, dove questi numeri sono usati per servizi di chat erotiche o cartomanzia. Questo è di per sé un uso illecito.
Le norme stabiliscono, infatti, che quelle numerazioni sono utilizzabili solo per servizi di consulenza professionale”.
Ora, si può disquisire quanto si vuole stiracchiando il concetto di “consulenza professionale”, ma secondo l’Autorità con questi numeri non devono c’entrare né l’eros né i maghi. Una volta appurato l’uso illecito, scatterà quindi la sanzione e la sospensione del numero, anche se sarà di magra consolazione per quegli utenti che, nel frattempo, ci saranno cascati.
Una tegola ben più pesante potrebbe però cadere presto sulle loro teste: il blocco ai numeri potrebbe avere vita breve.
È restato attivo, anche dopo la vittoria delle società centro servizi al Tar, solo per via di un accordo provvisorio tra le parti. Le quali hanno acconsentito di lasciare le cose come stanno nell’attesa che si compia tutto l’iter delle udienze.
L’Autorità è infatti andata al Consiglio di Stato per difendere la propria delibera e rovesciare la sentenza del Tar: a maggio ci sarà il responso. Se il Consiglio darà ragione all’Autorità tutto resterà com’è adesso, altrimenti il blocco andrà via e non ci saranno più freni per le super bollette.
LG