PUTIGNANO (BARI) – Il cadavere di una ragazza dall’apparente eta’ di 20 anni circa e’ stato trovato dai carabinieri in una scarpata in via Fratelli Bandiera, alla periferia di Putignano. Secondo le prime notizie, il corpo presenta ferite da arma da taglio alla gola. Gli investigatori sospettano che possa trattarsi di una ragazza della quale era stata denunciata la scomparsa nelle scorse ore.
La vittima si chiamava Antonella Riotino, aveva poco piu’ di 20 anni ed era di Putignano. La giovane non era tornata a casa la sera del 4 gennaio ed i genitori ne avevano denunciato la scomparsa. I carabinieri nutrono sospetti sul fidanzato, che e’ tra le persone ascoltate in caserma a Gioia del Colle. Alla base dell’omicidio ci sarebbero motivi passionali.
Antonella Riotino, 21 anni, frequentava il quarto anno in un istituto superiore del paese. A consentire ai carabinieri di trovare il corpo sarebbe stato un amico e ‘fidanzatino’, piu’ giovane di lei. Si chiama Antonio Giannandrea, ha 18 anni ed e’ stato sottoposto ad un lungo interrogatorio nella caserma della Compagnia di Gioia del Colle (Bari). Gli investigatori escludono che siano stati adottati provvedimenti cautelari nei suoi confronti, ma secondo indiscrezioni il giovane avrebbe fatto parziali ammissioni e comunque avrebbe collaborato al ritrovamento del corpo della ragazza. Per gli inquirenti resta il maggiore sospettato del delitto.
All’origine dell’omicidio, secondo le prime notizie, ci potrebbero essere stati motivi sentimentali. A dare l’allarme sarebbe stato proprio Giannandrea, segnalando la presenza del cadavere della ragazza in una scarpata in via Fratelli Bandiera, alla periferia del paese. Il corpo della Riotino giaceva un paio di metri al di sotto della sede stradale e presentava ferite da taglio alla gola.
La zona e’ stata subito presidiata dai carabinieri, mentre sul posto interveniva per un primo esame esterno del cadavere il medico legale Giancarlo Divella. Le indagini dei militari, dirette dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Bari Gianna Nanna, si sono subito dirette verso amici e conoscenti della vittima, e soprattutto sull’amico ‘fidanzatino’. Secondo indiscrezioni, il giovane per tutta la giornata avrebbe tentato di depistare le ricerche della ragazza utilizzando un pc e forse sfruttando Facebook, dove la vittima aveva un profilo.
L’arma usata per l’omicidio non sarebbe stata ancora trovata, mentre restano da chiarire i motivi alla base del delitto e soprattutto da accertare se effettivamente sia stato proprio l’amico fidanzatino ad uccidere la ventunenne. Sara’ compito del medico legale stabilire invece se la ragazza sia stata uccisa il 4 gennaio, quando la sua scomparsa non era ancora stata denunciata.