ROMA – ''Temo il fanatismo che produce violenza, che semina morte''. Ad affermarlo e' il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, intervistato da Repubblica il giorno dopo l'uccisione di due senegalesi da parte di Gianluca Casseri. Il sindaco esclude ''reazioni violente'' perche' ''questa non sembra l'azione di un gruppo ma la follia xenofoba di un gesto isolato – afferma – . E poi la senegalese e' una comunita' storica. Gestiremo insieme questo passaggio delicato''.
Il sindaco esclude il rischio di nuove manifestazioni di razzismo. ''La citta' di cui sono orgoglioso di essere il sindaco – sottolinea – e' la citta' aperta, plurale, la citta' dei corsi di alfabetizzazione per i bambini stranieri e di formazione professionale per gli immigrati''.
Renzi, inoltre, fa sapere che Casapound, il movimento a cui si era avvicinato il killer, aveva gia' dato segni pubblici di intolleranza. ''A Firenze si sono resi protagonisti di un gesto meschino il giorno della liberazione quando hanno invitato a commemorare i cecchini fascisti – afferma Renzi – contro la cerimonia ufficiale organizzata dal Comune''.
Su questo fronte ''esiste una gigantesca questione educativa e culturale – aggiunge il primo cittadino di Firenze – che e' una sfida ancora piu' difficile della crisi economica ma non si possono attribuire responsabilita' oggettive su crimini come questi''.