A sei mesi e più dalla scomparsa le ceneri di Gigi Proietti sono ancora in attesa di una sepoltura. O meglio, in attesa di una sepoltura a Roma che non è dato sapere quando arriverà, e attesa che l’urna trascorre in Umbria, accanto ai resti dei genitori, in una sistemazione provvisoria.
E così anche “Mandrake” finisce invischiato nel caos dei cimiteri capitolini. Risale al 2 novembre scorso la morte del celebre attore romano, scomparso nel giorno del suo 80esimo compleanno. L’idea, della famiglia probabilmente e dei tanti, tantissimi suoi fan, era quella che i suoi resti riposassero accanto ad altri giganti del cinema e del teatro romano e non solo, da Vittorio Gassman ad Alberto Sordi tanto per fare due nomi, in un luogo dove chiunque potesse portargli un fiore.
Le ceneri di Gigi Proietti sono ancora in Umbria
E invece oggi, a più di sei mesi dal decesso, le ceneri di Proietti non sono a Roma, città che l’attore ha amato, interpretato e soprattutto incarnato e rappresentato in tutta Italia e, forse, persino nel mondo. Riposano invece in Umbria, come racconta La Repubblica, nel cimitero di Porchiano del Monte, piccola frazione di Amelia di cui era originaria la famiglia Proietti.
Una soluzione temporanea, un ‘appoggio’ perché a Roma non c’è posto e soprattutto c’è un evidente problema con la gestione dei servizi cimiteriali da parte dell’Ama, la partecipata del Comune che si occupa o si dovrebbe occupare di questo come dei rifiuti. Due terreni diversi e lontani in cui l’azienda ha dimostrato comunque tutti i suoi limiti. Come diceva un altro grande comico e attore, quell’Antonio De Curtis meglio noto come Totò, la morte, ‘a livella’, non guarda in faccia nessuno e rende tutti uguali.
Roma: i morti in attesa di sepoltura
Così a Roma, nel caos dei disservizi cimiteriali, sono finiti migliaia di cittadini romani ma anche ‘vip’, come il figlio del deputato Pd Andrea Romano, la zia della giornalista Barbara Palombelli e, appunto, Gigi Proietti. Tutti in attesa della famosa ‘degna sepoltura’ che la Capitale d’Italia non riesce a garantire in tempi decenti.
Colpa del Covid, si è giustificata ormai mesi fa l’azienda promettendo soluzioni che però, evidentemente, non sono arrivate. Almeno non ancora. E per questo, per la mancanza di soluzioni a problemi antichi – come la carenza di personale, infrastrutture e spazi – e nuovi, come il Covid che ha davvero e purtroppo incrementato la mole di lavoro, a Roma quando si muore bisogna mettersi in fila.
In fila per essere cremati, in fila per essere sepolti e in fila per avere uno spazio e un luogo dove i propri cari possano portare un fiore. Succede da mesi e continua a succedere. A nulla sono serviti i racconti, le denunce mediatiche e giudiziarie e i servizi che hanno mostrato le bare accatastate in attesa.
Il degrado dei cimiteri di Roma
Passano le settimane e i mesi e la situazione resta la stessa tra tombe lasciate nel degrado, scarsa manutenzione, e tempi d’attesa lunghissimi. Famiglie che dopo il dolore per la perdita dei loro cari devono affrontare anche questa via crucis, con i corpi di amici e familiari accatastati nei magazzini e l’impossibilità di andare a portare loro un fiore. E poi, una volta arrivati a meta, il degrado. Con tombe e loculi tra immondizia e incuria.
E questo accade in tutti i cimiteri, compreso quello monumentale del Verano, che invece di essere valorizzato è di fatto abbandonato. Proprio lì, al Verano, dovrebbero andare le ceneri di Proietti. Lì dove riposano Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Vittorio De Sica e Nino Manfredi. Per ora però, malgrado i sopralluoghi e le richieste sia all’azienda sia al Comune della famiglia di Gigi Proietti, non c’è posto. Servirebbe una madrakata…
Ama risponde: operazioni concordate con la famiglia Proietti
“Le operazioni di sepoltura delle spoglie di Gigi Proietti sono seguite in stretto raccordo dalla famiglia Proietti, Ama spa e Roma Capitale secondo le disposizioni della stessa famiglia del grande artista italiano”. Lo comunica l’Ama, in una nota congiunta con la famiglia del regista e attore scomparso lo scorso anno.
“Ama fin da subito si è messa in contatto con la famiglia di Gigi Proietti per assicurarne una degna sepoltura – si legge nella nota -. Il Maestro è deceduto il 2 novembre, è stato cremato il 10 novembre e le ceneri sono state consegnate alla famiglia il giorno successivo. Già da novembre dello scorso anno, tecnici di Ama-Cimiteri Capitolini, insieme a un rappresentante di Roma Capitale, hanno effettuato una serie di sopralluoghi con i congiunti del grande artista romano in più aree del Cimitero Monumentale del Verano”.