Ragazzini sbandati, storie familiari complicate sulle spalle, nessuna casa in cui tornare. Tragedie che apparentemente si trasformavano in commedie: i minorenni venivano ospitati in comunità di recupero e di assistenza gestite dalla Diocesi, pasti caldi, un tetto sicuro sulla testa. O almeno così avrebbe dovuto essere. I ragazzi in realtà finivano in un giro di prostituzione in cambio di regali, soldi e vestiti. Tra i clienti noti esponenti politici e amministratori, compresi assessori attuali e non di importanti comuni del savonese.
Secondo quanto ricostruito dai magistrati della Procura di Savona che sta lavorando da mesi su abusi sessuali e storie di pedofilia, i ragazzi, consenzienti, venivano prelevati dalle strutture in cui erano ospitati per poi finire nelle braccia di volti noti del mondo della politica ed esponenti della cultura locale.
L’inquietante spaccato emerge dai recenti interrogatori di nuove presunte vittime del prete di Feglino che sino a pochi mesi fa era stato cappellano del carcere Sant’Agostino di Savona e ancora prima parroco viceparroco a Spotorno. L’inchiesta, che ha già portato ad indagare l’ex sacerdote Nello Girando, è affidata alla seconda sezione della squadra Mobile della questura di Savona, specializzata in violenze sessuali.
Numerosi i nomi dei politici coinvolti in queste torbide storie, la cui veridicità è ancora da appurare, emersi sia durante le confidenze tra le vittime che si sono presentate in Procura, sia rivelati a sacerdoti e testimoni sentiti dai sostituti procuratori che conducono l’inchiesta, G.B. Ferro e Alessandra Coccoli. A confermare le accuse sono arrivate anche nuove denunce che, a dieci anni di distanza dallo svolgimento dei fatti, coinvolgono anche chi ha partecipato al gruppo degli scout della diocesi.
I vertici della curia, dunque, sapevano. Dai dialoghi registrati e sbobinati dalla polizia emerge che chi era a capo della diocesi era a conoscenza degli abusi segnalati da parte delle presunte vittime. «Chi è stato sentito? Chi cercano? Vi servono soldi? Avete problemi economici»? si informavano su quanto chiesto ai magistrati e riferito dai piccoli gigolò.
