“La famiglia Claps in questo momento ha bisogno di conoscere la verità sulla vicenda di Elisa e non può essere accostata a vicende e persone con le quali non ha nessun contatto”. Lo ha detto all’Ansa Gildo Claps, fratello di Elisa – la ragazza uccisa il 12 settembre 1993, a Potenza – commentando l’appunto “Claps, Potenza”, trovato, secondo quanto riferiscono alcuni giornali, in un documento del costruttore Diego Anemone.
Il richiamo al nome Claps non si riferisce – secondo Gildo – alla sua famiglia o alla ragazza, il cui cadavere è stato trovato il 17 marzo scorso nel sottotetto della canonica della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza. Secondo quanto si è appreso nel capoluogo lucano, l’appunto di Anemone si potrebbe riferire ad un tecnico o ad una impresa edile. Il cognome Claps è molto diffuso a Potenza e in altri comuni vicini.