
Ginecologi non obiettori cercasi nel Lazio: non potranno rifiutare di praticare aborti
ROMA – A.A.A. Ginecologi non obiettori cercasi per praticare aborti nel Lazio e garantire il rispetto della legge 194. Così si potrebbe riassumere il concorso fortemente voluto da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, per la costituzione di un team di ginecologi destinati alla interruzione volontaria di gravidanza presso l’ospedale San Camillo di Roma. I ginecologi devono essere non obiettori e praticare aborti, altrimenti rischiano il licenziamento.
Maria Novella De Luca sul quotidiano Repubblica scrive che il bando lanciato dalla Regione Lazio contiene due novità Il concorso, per la prima volta, è finalizzato alla sola assunzione di medici non obiettori e quindi i vincitori verranno assegnati al settore del Day Hospital e del Day Surgery per praticare interruzioni volontarie di gravidanza. La seconda è che i selezionati non potranno fare obiezione di coscienza, altrimenti rischieranno il licenziamento:
“Si sa infatti che sempre più spesso medici assunti come non obiettori, proprio per evitare la desertificazione dei reparti della 194, si sono appellati quasi subito all’articolo 9 della legge per abbandonare il servizio. In questo caso invece, come spiega Fabrizio d’Alba, direttore generale del San Camillo-Forlanini, “se chi ha vinto il concorso farà obiezione nei primi sei mesi dopo l’assunzione, potrebbe rischiare il licenziamento, perché sarebbe inadempiente rispetto al compito specifico per cui è stato chiamato”. E dopo, invece, passato il periodo di prova, il rifiuto di fare interruzioni volontarie di gravidanza potrebbe portare “alla mobilità o addirittura alla messa in esubero”.