Ginestra Fiorentina: il parroco pedofilo finisce tra gli avvisi in bacheca

Don Roberto Berti, ex parroco della parrocchia dell’Immacolata Con­cezione di Ginestra Fiorenti­na è stato riconosciuto colpevole di pedofilia dalla Congregazione del­la dottrina della fede. E il suo successore, non appena ricevuta la comunicazione ufficiale, ha pensato di affiggere nella bacheca della chiesa la lettera contenente la sentenza.

A volerne la pubblicazione è stato l’arcivescovo di Firenze, Monsignor Giuseppe Betori «Nel ripensare alle grandi sofferenze che questa triste vicenda ha causato, l’Arcidiocesi ribadisce la sua vicinanza a quanti ne hanno subite le penose conseguen­ze e rinnova l’impegno affin­ché simili funesti episodi non accadano mai più, men­tre accompagna con la pre­ghiera il percorso di rigenera­zione umana e spirituale del colpevole». Per il nuovo responsabile della parrocchia, don James Sa­varirajan, invece, l’affissione in bacheca è «gesto doveroso» nei confronti della comunità.

Don Berti era stato parroco a Ginestra Fiorentina per undici anni, dal 1990 al 2001 e le accuse di molestie sessuali su minori risalgono proprio al periodo in cui esercitava il suo mandato parrocchiale. In verità il sacerdote era già stato allontanato prima della sentenza che, per lui, ha stabilito una punizione di 8 anni. Un periodo durante il quale Don Berti dovrà vivere, sorvegliato ed escluso da qualsiasi attività pastorale,  in una struttura ecclesiastica fuori dalla diocesi.

Alla fine della pena, si legge nella sentenza, «la Congregazione per la dottri­na della fede riesaminerà la situazione, valutando se il cammino di rigenerazione spirituale e psicologica avrà ottenuto i risultati sperati».

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Emiliano Condò