È morto, in una clinica fiorentina, Riccardo Berti, condirettore del Gr3 e di Gr Parlamento. Aveva 64 anni. Prima di questo incarico era stato direttore dei Canali Radio di Pubblica Utilità. Nato a Prato, era professionista dal 1970. Nei giorni scorsi l’ Ordine dei giornalisti della Toscana gli aveva assegnato la medaglia per i 40 anni di iscrizione all’ albo.
Riccardo Berti è stato cronista, inviato speciale, caporedattore e vicedirettore, tra l’altro, dell’agenzia giornalistica «Polipress» e del «Tempo». Ha diretto tre quotidiani: «Il Piccolo» di Trieste, «La Nazione» di Firenze e «Il Giornale della Toscana», di cui è stato anche il fondatore.
I funerali si svolgeranno mercoledì prossimo a Prato, sua città natale. La cerimonia funebre sarà celebrata alle ore 15 nella basilica di san Francesco nell’omonima piazza.
«È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Riccardo Berti, giornalista di grande valore», ha commentato il presidente del Senato, Renato Schifani, esprimendo il cordoglio suo e dei senatori per la scomparsa del giornalista definito «professionista serio, di grande spessore, sempre dotato di competenza, equilibrio e misura». Schifani ricorda come Berti è stato «inviato speciale, capo redattore e direttore di diversi quotidiani, fra cui ‘Il Piccolo’ di Trieste, ‘La Nazione’ di Firenze e ‘Il Giornale della Toscana’, insignito nel corso della sua lunga carriera di diversi premi giornalistici fra cui, da ultimo, la medaglia per i quarant’anni di iscrizione all’Albo dei Giornalisti della Toscana».