PORDENONE – Ci sarebbero nuovi indizi contro Giosuè Ruotolo, il ragazzo a processo perché accusato di aver ucciso Trifone Ragone e Teresa Costanza a Pordenone. Ne parla il Gazzettino in due distinti articoli: innanzitutto a lui sembrano attribuibili i messaggi anonimi inviati via Facebook a Teresa Costanza, messaggi che sarebbero stati inviati dalla caserma in cui Ruotolo lavorava. In secundis, vi sarebbero (scrive sempre il giornale veneto) delle intercettazioni ottenute grazie a delle cimici installate nell’appartamento di Ruotolo.
“La posizione di Ruotolo si aggrava”, aveva sostenuto in tribunale l’avvocato Nicodemo Gentile, legale di Gianni Ragone. “A seguito di una complessa attività di indagine integrativa degli investigatori nuovi e pesantissimi indizi schiacciano alla sua responsabilità il militare in carcere a Belluno. Si ha ormai la certezza che i messaggi ‘molesti’ verso Teresa siano stati inviati da postazioni appartenenti alla caserma dove lavorava Giosuè che, nei giorni in cui sono stati inviati, era al lavoro”.
Questo è il pezzo del Gazzettino relativo ai messaggi Facebook:
La conferma arriva da Palo Alto: alcuni dei messaggi velenosi inviati da “anonimo anonimo” a Teresa Costanza tra giugno e luglio 2014 sono partiti da Cordenons. Precisamente da un computer della caserma dei carristi, dove Giosuè Ruotolo prestava servizio con il grado di caporal maggiore e lavorava proprio nel settore informatico. L’IP – l’etichetta numerica che identifica un computer collegato a una rete internet – è quello fisso della “De Carli”. Facebook ha confermato i sospetti dei Carabinieri e della Procura di Pordenone alla vigilia del processo.
Questo invece è il pezzo relativo alle intercettazioni:
A maggio 2015, nella sala intercettazioni della Procura, i carabinieri ascoltavano i suoi litigi con la fidanzata Mariarosaria Patrone, a sua volta indagata di favoreggiamento. Si tratta di conversazioni che la difesa ha chiesto di poter visionare. Con Mariarosa l’amore è in crisi: «Se non cambia qualcosa, quando torni a Somma Vesuviana ci lasciamo». Ma c’è anche una cimice nell’appartamento di Giosuè: la sera del 15 giugno 2015 possono così ascoltare una conversazione tra Ruotolo e Renna. «Secondo te – chiede quest’ultimo – domani che cosa ci devono chiedere».