ROMA, 31 MAG – I giovani si drogano di meno: I dati dell'Espad resi noti oggi dal Cnr "confermano un calo dei consumi delle sostanze stupefacenti nella popolazione giovanile": lo evidenzia il Dipartimento nazionale politiche antidroga, commentando il rapporto 2011 che segnala come gli adolescenti italiani siano nella top ten europea dei consumi di tabacco, alcol e droghe.
Il Dpa evidenzia, in particolare, la "bassa percentuale di studenti che hanno consumato droga almeno una volta nella vita" (il 6% per tutte le droghe escluso la cannabis, ma per quest' ultima e' del 21%), e del suo decremento nel corso degli ultimi tre anni. Le percentuali di uso nell'ultimo anno o meglio negli ultimi 30 giorni, sottolinea ancora il Dpa, sono risultate essere rispettivamente del 18.2% e 12,9%. "In altre parole, ben l'87,1% (cioè la stragrande maggioranza di giovani) non ha usato cannabis negli ultimi 30 giorni" dicono in una nota. Il Dipartimento ha inoltre documentato "contrazioni importanti all'inizio del 2012 anche e soprattutto per cocaina ed eroina". Insomma, per il Dipartimento "usare droghe si è dimostrato un comportamento deviante minoritario nei nostri giovani".
Anche i dati sui consumi rilevati dallo stesso Dipartimento nel primo trimestre 2012, che saranno inseriti nella Relazione annuale al Parlamento che sara' presentata entro giugno 2012, riconfermano – rende noto il Dpa – la tendenziale diminuzione dei consumi. Rispetto all'aumento delle quantità di droga sequestrate nell'anno passato, Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, afferma che "non esistono dati ed evidenze scientifiche che dimostrino che l'aumento dei sequestri delle sostanze stupefacenti sul territorio nazionale possa essere messo in relazione, come qualcuno sostiene, con un aumento dell'utilizzo generalizzato di tali sostanze, che in realtà , anche se da dati preliminari, risulta invece in ulteriore contrazione. Tale incremento è verosimilmente da imputare a un meritorio e lodevole incremento delle attività delle forze dell'ordine per contrastare il traffico e lo spaccio".
"Non bisogna pertanto assolutamente abbassare la guardia, né cantare vittoria, ma continuare sostenere sempre di più questo trend alla riduzione dei consumi, con interventi di prevenzione precoce e capillare informazione sui danni derivanti dall'uso delle droghe, ricordando sempre che chi acquista droga anche per pochi euro, finanzia direttamente le mafie, le loro violenze e il terrorismo" conclude.
