BRINDISI – Giovanni Vantaggiato lo aveva già fatto? Aveva già preparato attentati, prima della bomba alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi? Tre episodi, una bomba e due incendi, nel febbraio del 2008, nel maggio e nell’agosto 2011 e sempre lo stesso bersaglio: Cosimo Parato, il quarantottenne commerciante di carburanti di Torre Santa Susanna (Brindisi), che secondo la sentenza del Tribunale di Brindisi ha truffato Vantaggiato per 343.000 euro, pagandogli con assegni a vuoto tra maggio 2007 e settembre del 2009 700.000 litri di gasolio e 6.000 litri di benzina.
25 febbraio 2008. Una bomba artigianale, messa nel cestino di una bicicletta, finì quasi per uccidere Cosimo Parato. La bici era parcheggiata nel cortile del condominio in via Panarese, a Torre Santa Susanna: casa di Parato. La bomba fu azionata a distanza, probabilmente con un telecomando (questo ricorda molto l’attentato alla Morvillo-Falcone). L’uomo, raggiunto dall’esplosione al petto e all’addome, fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: vivo per miracolo, passò molto tempo in coma farmacologico.
31 maggio 2011. Ore due del pomeriggio. Parato era alla guida della sua Audi A6 quando sentì uno strano odore, puzza di bruciato. Si ferma e scende dalla macchina e si allontana. Ottima idea, perché dopo un corto circuito l’auto prende fuoco. Autocombustione?
Notte fra 31 luglio e 1° agosto 2011. Quella notte il condominio di Cosimo Parato, in via Panarese a Torre Santa Susanna, non fu scosso da un’esplosione ma fu svegliato dalle fiamme. Nel garage della palazzina il fuoco danneggiò tutte e 16 le auto parcheggiate e tre finirono interamente carbonizzate. Furono evacuati tutti gli appartamenti e si rischiò la strage. Un’altra coincidenza?