NAPOLI – Un ragazzino di 15 anni è morto la notte tra il 20 ed il 21 maggio a Giugliano, in provincia di Napoli. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il corpo del minorenne è stato abbandonato davanti al pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano da un’automobile alle tre del 21 maggio: era stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al petto e alla gamba destra.
Secondo quanto scrive l’agenzia Ansa, il ragazzo non risiedeva, come affermato in precedenza, nel campo rom attrezzato dall’Amministrazione municipale, ma viveva a Giugliano con un fratello. Nel territorio della cittadina a nord di Napoli c’è un consistente insediamento di nomadi di varie etnie. Sarebbero in tutto quasi 2000, di cui poco meno di 300 vivono nei moduli abitativi che il Comune ha messo loro a disposizione. Tutti gli altri hanno trovato negli ultimi mesi una sistemazione di fortuna in vari accampamenti anche a ridosso di abitazioni. Situazione che ha creato in diverse occasioni tensioni.
Anche un altro giovane rom, di 21 anni, è stato ferito la scorsa notte a colpi d’arma da fuoco mentre rientrava in un campo nomadi a Giugliano (Napoli). Ha riferito alla polizia di essere stato affrontato da alcuni sconosciuti che gli hanno esploso contro alcuni colpi di pistola.
Lo stesso giovane si è fatto medicare all’ospedale La Schiana di Pozzuoli. Secondo i medici non è in pericolo di vita. Anche su questo episodio indaga la polizia che sta lavorando per accertare se vi siano collegamenti con quanto accaduto qualche ora prima a Giugliano dove al locale ospedale è giunto morto un quindicenne rom.