ROMA – I documenti di Giulio Regeni, lo studente italiano torturato e ucciso in Egitto in circostanze tutte da chiarire, sono stati consegnati ad una delegazione della procura di Roma, guidata dal pm Sergio Colaiocco, nel corso di un incontro tenutosi al Cairo con la procura generale egiziana. Si tratta di: passaporto, due tesserini universitari ed il bancomat.
I documenti erano stati trovati il 24 marzo scorso dalla polizia egiziana. Lo rende noto un comunicato congiunto della procura di Roma e della procura generale egiziana.
I documenti del ricercatore universitario italiano sparito la sera del 25 gennaio scorso e ritrovato cadavere una settimana dopo, erano stati trovati nell’abitazione della parente di uno degli uomini indicati in un primo momento dalla polizia egiziana appartenenti ad un presunto gruppo criminale, ucciso in un conflitto a fuoco, autore del sequestro di Giulio.
Nel corso dell’incontro, è detto nella nota congiunta, le parti “hanno discusso gli ultimi sviluppi investigativi ed hanno rinnovato l’impegno a continuare la loro proficua collaborazione nel comune intento di assicurare giustizia alla vittima”.