SENIGALLIA – Giuseppe Florio è stato assolto dall’accusato di tentato omicidio: aveva tentato di strangolare e colpire con un cacciavite una ragazza vicino Senigallia (provincia di Ancona). Ma era stato lei a chiederglielo, infatti il ragazzo di 21 anni è stato assolto proprio perché lei era consenziente. Entrambi avevano abusato di energy drink e sciroppo per la tosse.
L’assoluzione è stata decisa dal gup di Ancona Francesca Zagoreo che ha scagionato Florio, 21 anni, di Trecastelli. Dopo una serata in discoteca a Senigallia, il 30 novembre 2013, i due si erano recati sulla spiaggia di Torrette di Fano (Pesaro Urbino) dove il giovane avrebbe tentato di strangolare e colpire con un cacciavite la ragazza che ammise di avergli chiesto di ucciderla. “Era solo un gioco, non avevo alcuna intenzione di farle del male”, aveva spiegato al giudice l’imputato che, in quella stessa occasione, sotto gli effetti psicoattivi del medicinale associato ad alcol in una sorta di ‘delirio noir’, si era anche autoinferto delle ferite con lo stesso cacciavite.
Florio aveva stretto al collo la giovane ma si era fermato quando lei aveva detto basta e poi l’aveva accompagnata in ospedale. Solo il deposito della motivazione della sentenza potrà chiarire le ragioni dell’assoluzione. La Procura aveva sollecitato una condanna a due anni e dieci mesi di carcere per tentato omicidio e l’assoluzione per l’aggressione ad un ragazzo preso per il collo la stessa sera.
La famiglia della ragazzina non si è costituita parte civile nel giudizio abbreviato.