MONTICHIARI (BRESCIA) – Quasi 100 cadaveri di beagle nei congelatori di Green Hill: secondo quanto racconta Wilma Petenzi sul Corriere della Sera li avrebbero trovati gli uomini del Corpo Forestale che hanno partecipato alla perquisizioni dell’allevamento di cani di Montichiari, vicino Brescia.
All’operazione hanno partecipato anche alcuni veterinari che hanno fatto il “censimento” delle carcasse conservate nei congelatori. I corpi senza vita sono stati sequestrati. Green Hill allevava cani destinati alla vivisezione.
Il sospetto degli investigatori, spiega Petenzi, “è che non tutti finiscano nei laboratori per la sperimentazione scientifica e farmacologica, ma che alcuni esemplari siano utilizzati per esami necessari a testare prodotti cosmetici”.
Il motivo del sospetto, prosegue Petenzi, è un’anomalia venuta a galla durante l’ispezione: su oltre 2.300 beagle presenti nell’allevamento, ben 400 non avevano il microchip. Il “numero identificativo” che funziona da anagrafe per i cani deve essere installato alla nascita obbligatoriamente. Perché non tutti ce l’avevano?