Fare anche il Italia il Green Pass alla francese, ovvero da utilizzare non solo per eventi come concerti o congressi, ma anche per azioni più quotidiane. Green Pass per andare al ristorante, per prendere l’autobus, il treno, la metropolitana. Insomma l’Italia è tentata dal green pass alla francese. Ieri Macron infatti ha annunciato l’obbligo del certificato verde per accedere a ristoranti e trasporti incassando in poche ore un milione di prenotazioni sui vaccini.
Green Pass alla francese vuol dire anche più vaccini
Il Green Pass viene rilasciato solo dopo la seconda dose del vaccino (dopo la prima c’è n’è uno temporaneo). Quindi se anche in Italia diventerà obbligatorio per fare qualsiasi cosa, è chiaro che tutti dovranno essere vaccinati, oppure resteranno a casa. Quindi è partito il il pressing da parte di alcune Regioni, categorie e forze politiche. In tanti stanno dando seguito al parere del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, per il quale il sistema del Green Pass potrebbe dare una spinta agli indecisi del vaccino. Anche se andrebbe comunque fornita l’alternativa del tampone per rispettare gli equilibri costituzionali.
Vicini a questa linea sono diversi parlamentari del Pd e alcuni governatori, mentre la leader dell’opposizione, Giorgia Meloni, parla di “follia anticostituzionale” e di “idea raggelante”. E’ la stessa posizione di Salvini, che commenta: “Non scherziamo”. Anche le categorie sono divise: Fipe-Confcommercio paventa pesanti penalizzazioni per i ristoratori ma per Federalberghi sarebbe un provvedimento “sacrosanto”. Sul tema del pass restano di sicuro una serie di nodi da sciogliere, come quello della costituzionalità, appunto, oltre ai problemi di privacy che ne scaturirebbero e che poi andrebbero presi in esame dal Garante.
Green Pass Europeo, viaggiare senza si può
Secondo le Faq pubblicate dal governo, fino al 12 agosto sarà possibile viaggiare in Europa anche senza Certificazione verde, ma esibendo le certificazioni di completamento del ciclo vaccinale, di guarigione o di avvenuto test rilasciate dalle strutture sanitarie, dai medici e dalle farmacie autorizzate. Per tali certificazioni valgono gli stessi criteri di validità e durata della Certificazione verde.
La certificazione relativamente al completamento del ciclo vaccinale deve riferirsi in ogni caso ad uno dei quattro vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA): Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna, Vaxzevria (AstraZeneca), Janssen (Johnson & Johnson). Però se in Italia basta (almeno per ora) la sola prima dose per ottenere il Green pass, non in tutti i Paesi d’Europa avviene lo stesso.
Green Pass europeo: chi può averlo e come
Il Green Pass europeo è gratuito, ma per averlo bisogna essere vaccinati contro il Covid. Oppure effettuare un test con esito negativo nelle ultime 48 ore. O ancora essere guariti dall’infezione. Dunque, si tratta di tre certificati distinti. In Italia di fatto è già in vigore ed è stato introdotto con il decreto sulle riaperture del 18 maggio, ma dal primo luglio confluirà nel sistema europeo e sarà digitalizzato con il sistema del Qr code (il codice a barre di identificazione che rivela le varie informazioni). Questo il link per compilare la domanda.
Potrà essere esibito durante un controllo, mostrando il codice Qr. Si può stampare in formato cartaceo o sarà visibile scaricando dal cellulare le app Io oppure l’app Immuni. Ha scadenze variabili. Se si è vaccinati, ha una durata massima di nove mesi dalla vaccinazione. Per chi non ha ancora effettuato il richiamo, il pass è valido temporaneamente fino alla data prevista di inoculazione della seconda. Da quel momento sarà poi rilasciato il certificato valido nove mesi.