Da entità misteriosa a documento fondamentale per muoversi in tutti i 27 paesi dell’Unione Europea. Da quando è stato introdotto con la firma del nuovo Dpcm, il green pass, o passaporto vaccinale è diventato il certificato più desiderato dagli italiani. Ma chi può ottenerlo? Per richiederlo è necessario lo SPID per l’identità digitale o ci sono
strade alternative?
In questo articolo, ci dilungheremo sulla questione, rispondendo ai tre interrogativi più gettonati in giro per il web e non solo.
Cos’è il passaporto vaccinale?
Il cosiddetto passaporto vaccinale è il documento fondamentale per muoversi liberamente in Europa e in Italia, introdotto su scala comunitaria a partire dallo scorso primo luglio. Sostanzialmente, si tratta di un Qr Code in cui è registrata l’immunità dell’individuo che lo mostra dal Coronavirus.
Il Qr Code può essere stampato, scaricando la versione apposita, o custodito sul proprio smartphone, in modo da portarlo sempre con sé, ed è indispensabile per viaggiare nell’Unione senza doversi sottoporre alla quarantena.
In Italia, inoltre, il green pass viene richiesto anche per partecipare ad eventi pubblici e per spostarsi, sia in entrata sia in uscita, dai territori delle zone arancione e rosse.
Chi può richiedere il green pass per viaggiare liberamente?
Per ottenere il green pass bisogna rispettare uno dei tre requisiti riportati di seguito:
– Essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi;
– Aver effettuato un tampone molecolare o antigenico rapido, con esito negativo, da meno di quarantotto ore;
– Aver ricevuto la dose completa di uno dei vaccini contro il Coronavirus, anche nel caso in cui siano stati mixati due diversi marchi (come sta accadendo per il vaccino Vaxzevria e il Pfizer). Nel nostro paese, al momento, il pass è rilasciato anche dopo aver ricevuto un’unica dose di vaccino, seppur non tutte le nazioni seguano la stessa linea. Ad esempio, in Francia, Germania e Spagna non è consentito l’accesso a persone che non hanno completato il ciclo vaccinale. Per quel che concerne i vaccini a dose unica, il green pass viene rilasciato dopo 15 giorni dall’iniezione.
Come ottenere la certificazione con e senza SPID?
Ottenere la certificazione del passaporto vaccinale è semplice e veloce. Sono stati previsti, infatti, diversi canali in modo da consentire l’accesso anche se non si è in possesso dello SPID.
Nel dettaglio, può essere richiesto:
- – Accedendo al sito dedicato, identificandosi con l’identità digitale, attraverso la carta di identità elettronica o semplicemente inserendo le ultime 8 cifre del numero della propria tessera sanitaria e il codice univoco ricevuto con il tampone negativo o con il certificato di guarigione.
- – Tramite il Fasciolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste dalla regione di provenienza. In alcune, come nel Lazio, è necessario disporre dello SPID.
- – Adoperando l’applicazione Immuni attraverso l’apposita sezione (EU digital COVID certificate) visibile nella schermata iniziale dell’app.
- – Scegliendo l’applicazione IO, la stessa utilizzata anche per il servizio di cashback di Stato.
- – In presenza, con il supporto del proprio medico di base o del farmacista di fiducia. In questo modo, pensato per agevolare i più anziani della popolazione e quelli meno propensi all’utilizzo della tecnologia, basterà mostrare il codice fiscale con i dati della tessera sanitaria.