Green Pass lavoratori obbligatorio dal 15 ottobre: chi sì e chi no, l’elenco delle professioni
Green Pass lavoratori obbligatorio dal 15 ottobre: chi sì e chi no, l'elenco delle professioni (foto Ansa)
Ma quindi per chi sarà obbligatorio il Green Pass? Dal 15 ottobre e fino al 31 dicembre, quando è prevista la scadenza dello stato d’emergenza, il Green Pass diventerà obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro e andrà ad incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani di cui 14 milioni e 700mila impiegati nel settore privato. Compresi deputati e senatori anche se, essendo Camera e Senato organi costituzionali, spetterà a loro decidere da quando e con quali modalità adeguare il proprio ordinamento in base al principio dell’autodichia, ossia dell’autonomia decisione.
Ma andiamo con ordine. Il Green Pass sarà obbligatorio quindi per:
Capitolo Dipendenti pubblici. “Personale delle amministrazioni pubbliche, delle Autorità amministrative indipendenti, compresa la Consob e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d’Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale” nonché tutti i “titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice”.
L’obbligatorietà sarà valida anche per tutti quei soggetti che, “a qualsiasi titolo” svolgono la propria attività lavorativa in un’amministrazione pubblica, anche se con contratti esterni.
La norma vale anche per gli organi costituzionali – Presidenza della Repubblica, Camera, Senato, Corte Costituzionale – ma spetterà a loro definire in che modo applicarlo. Stesso discorso per il settore privato: “chiunque svolge un’attività lavorativa” per accedere al luogo di lavoro è obbligato a “possedere e esibire la certificazione”.
Il decreto introduce anche una norma ad hoc per l’accesso a tribunali e uffici giudiziari: il green pass dovranno averlo i magistrati ordinari, amministrativi, contabili, militari e onorari, gli avvocati e i procuratori dello Stato e i componenti delle commissioni tributarie. La norma non varrà però per i legali: le disposizioni, dice il decreto, “non si applicano agli avvocati e altri difensori, consulenti, periti e altri ausiliari del magistrato estranei all’amministrazione della giustizia, testimoni e parti del processo”. Un avvocato potrà dunque andare in tribunale senza avere il certificato ma, ad esempio, dovrà mostrarlo per entrare in uno studio legale.
Capitolo privati. Il decreto prevede che “sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta il green pass, coloro che svolgano attività di lavoro dipendente o autonomo nel settore privato”. Oltre ai dipendenti delle aziende, la lista comprende colf, baby sitter e badanti, ma anche titolari e dipendenti degli studi professionali – avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri – e tutti i titolari di partite Iva. La norma sull’obbligo di certificazione è estesa ai consulenti che al momento dell’ingresso negli uffici e nelle aziende devono esibire la certificazione verde.
Green Pass obbligatorio anche per i titolari e i dipendenti dei locali. La norma vale per ristoranti e bar, palestre, piscine, circoli sportivi, lavoratori dello spettacolo e delle sale da gioco.
Green Pass obbligatorio anche per i tassisti, i conducenti dei mezzi di trasporto a lunga percorrenza e quelli del trasporto locale.
Certificazione obbligatoria anche per chi lavora nei negozi, nelle farmacie, nei tabaccai e nelle edicole.