Per chi andrà al lavoro senza avere il Green Pass non ci sarà la sospensione, però finché non si sarà messo in regola non avrà lo stipendio. All’ultimo il Governo ha infatti deciso di cambiare il decreto con le regole che entreranno in vigore dal prossimo 15 ottobre. Chi è senza green pass (obbligatorio dal 15 ottobre per dipendenti pubblici e privati) non riceverà lo stipendio, ma non ci saranno altre sanzioni.
L’assenza ingiustificata resta, così come la perdita dello stipendio fino a quando la persona sorpresa senza Green Pass non si mette in regola. Ma nel testo definitivo è saltato il passaggio per cui “a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione”. Una regola che aveva fatto molto discutere e che alla fine è stata tolta. Se non altro ha fatto comunque correre molti italiani scettici a vaccinarsi per paura di essere sospesi dal lavoro.
Al primo turno, il 3 e il 4 ottobre, nessuno sarà obbligato ad avere il Green Pass per votare: né i cittadini, né il presidente di seggio, né gli scrutatori. Ai ballottaggi la regola cambierà, perché il secondo turno elettorale sarà domenica 18 e lunedì 19 ottobre, con il decreto già in vigore. I cittadini saranno sempre esentati, mentre presidenti di seggio e scrutatori dovranno presentare il pass. Si tratta di personale che riceve un compenso dallo Stato e dunque in quella mansione è equiparato ai dipendenti pubblici.
Per cinema e teatri si va verso un aumento della capienza, mentre per le discoteche si valuta la riapertura. E’ quanto annuncia il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Il 30 settembre il governo si riunirà per decidere se aumentare o meno il numero delle persone ammesse nelle sale. Rispondendo poi alla domanda sull’utilizzo delle mascherine in discoteca, questa , ha affermato Costa, “è un’altra indicazione che ci darà il Cts, la scienza”. In generale, ha aggiunto, “il vaccino non esclude la possibilità del contagio, quindi ad oggi credo che il tema di togliere le mascherine al chiuso sia un tema da rimandare”.