Green Pass, per lavoratori privati senza certificato sospensione dello stipendio dal primo giorno (foto Ansa)
Scatterà subito la sospensione dal lavoro per i lavoratori privati, mentre per i dipendenti pubblici vale dopo cinque giorni. Lo prevede la bozza del nuovo dl sul Green pass. I lavoratori privati, se “comunicano di non essere in possesso della certificazione verde o qualora risultino privi al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sono sospesi dalla prestazione lavorativa, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, e, in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”.
Il Consiglio dei Ministri ha varato, all’unanimità il nuovo decreto per l’estensione del Green Pass a tutti i luoghi di lavoro.
Il Green Pass sarà obbligatorio dal 15 ottobre per tutti i lavoratori, sia per quelli della Pubblica Amministrazione sia per quelli del settore privato. L’obbligo riguarderà anche i lavoratori esterni all’amministrazione o all’azienda. Le multe per chi non lo avrà potranno arrivare fino a 1.000 euro.
L’obbligo di Green pass per l’ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, dunque sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari. E’ quanto spiegano fonti di governo, interpellate al riguardo. L’obbligo dunque si applicherà ad esempio all’idraulico o all’elettricista che svolga il suo lavoro nel pubblico e nel privato, ma anche a colf e badanti. La norma dispone infatti che “chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde”.