Un uomo di 61 anni è morto a causa di una malattia associata al morbo della mucca pazza. Questo è quanto emerso dall’autopsia effettuata dall’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma sul corpo dell’uomo, deceduto lo scorso maggio a Grosseto, in Toscana. La notizia è riportata da la Repubblica.
La procura di Grosseto ha affidato l’incarico alla dottoressa Franca Del Nonno, mentre la famiglia dell’uomo si è rivolta al medico legale Luigi Cipolloni. La morte è stata causata dalla malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ), una malattia neurodegenerativa rara, che porta alla demenza. L’85 % delle persone che contrae il morbo è destinato a morire entro due anni dalla manifestazione dei primi sintomi, il 15% riesce a sopravvivere più a lungo. Tra i sintomi c’è un cambiamento repentino della personalità, la demenza, convulsioni, perdita di memoria e allucinazioni.
Al momento non esiste una cura. La persona che la contrae non può sopravvivere e la morte arriva in poco tempo. La malattia può essere contratta per via ereditaria, tramite innesti corneali, oppure per aver mangiato carne di animali infettati con la forma bovina della malattia, ovvero la mucca pazza. Ed è in quest’ultima direzione che le autorità si stanno muovendo.
Non è chiaro se l’uomo abbia contratto la malattia di Creutzfeldt-Jakob per un fattore ereditario o per aver mangiato carne di un animale che aveva contratto la mucca pazza. Una differenza non da poco, perché se il 61enne si è ammalato dopo aver mangiato del cibo infetto sarebbe necessario individuare l’allevamento da cui è arrivata la carne.