ROMA – Finora guidare sotto effetto di alcol o stupefacenti è un crimine, in futuro farlo e uccidere qualcuno diventa un reato a sé stante, per cui si va, e per davvero, in galera. Il governo infatti sta pensando di introdurre un nuovo reato, quello dell’omicidio stradale. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti, Corrado Passera, in commissione Trasporti della Camera.
Finora se una persona si mette alla guida sotto effetto di alcol o di droga e uccide qualcuno nella maggior parte dei casi se la cava con una denuncia. Le sbarre del carcere non le vede quasi mai. Questo perché, salvo rari casi, per questo tipo di “incidenti” il conducente viene imputato per omicidio colposo, ovvero “involontario”. Ora il governo promette battaglia ai pirati della strada, configurando un nuovo tipo di reato che aggira il problema. Si va verso la costituzione del nuovo reato di omicidio stradale che si configura quando si commette omicidio alla guida con un tasso alcolemico sopra l’1,5% o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Un reato per cui viene previsto il carcere.
Con l’istituzione del nuovo reato, quindi, chi uccide qualcuno per la guida imprudente data da alcol o droghe, è colpevole e il suo non è un omicidio involontario. In quanto non si può né dimostrare né configurare il dolo, quindi la volontà del reato, il governo punta a introdurre una nuova tipologia di reato che possa configurare il carcere per il conducente dell’auto.