Guido Gheri, deejay di Radio Studio 54 condannato per insulti ai rom

Guido Gheri (foto dal web)

FIRENZE – Il proprietario e speaker di Radio Studio 54, Guido Gheri, e un suo collaboratore, Salvatore Buono, hanno avuto 9 e 6 mesi di condanna per diffamazione e istigazione all’odio razziale. Dovranno risarcire 5mila euro al Comune di Firenze e 3mila euro al presidente di una casa del Popolo di Empoli.

Il processo affrontava episodi diversi, riuniti in un solo procedimento, su affermazioni fatte dai microfoni di Radio Studio 54, storica emittente fiorentina di taglio popolare. Fra gli episodi, diffamazione e istigazione all’odio razziale sono accuse relative ai commenti di Gheri e Buono sulla gestione del maxi-parcheggio a pagamento dell’ospedale di Careggi, da dove alcuni ascoltatori avevano segnalato presenza di extracomunitari e di rom e vandalismi.

Nelle loro affermazioni, i condannati tirarono in causa anche il Comune di Firenze dicendo la colpa era “di Matteo Renzi e della sua giunta che non fanno un c…” e sostenendo che nella vicina Prato, con la giunta di centrodestra, tali problemi non si verificano, anche perché nella città laniera ci sarebbe “gente che la mazzetta non la prende”. Una frase che indusse il sindaco Matteo Renzi, ritenutosi offeso insieme con il Comune di Firenze, a querelare Gheri e Buono e a far costituire il Comune parte civile.

La condanna odierna per diffamazione riguarda, inoltre, anche frasi pronunciate a proposito di un ex collaboratore della radio, esperto in sicurezza sul lavoro, ingiuriato pesantemente in numerose trasmissioni. Il pm Christine von Borries aveva chiesto la condanna per i due a una sanzione pecuniaria. L’avvocato Paolo Florio, difensore di Gheri, ha definito sorprendente la sentenzae con il collega Guglielmo Mossuto, difensore di Buono, ha preannunciato appello.

 

 

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FIlippo Limoncelli