I Guzzanti, Ranieri, don Ricci…pagarono lo scudo? Al fisco non risulta

ROMA – Si legge testualmente su “La Repubblica” di domenica 5 febbraio: “Gli investitori vip sostengono di aver pagato la tassa per la regolarizzazione dei loro capitali lievitati all’estero: chi 65mila euro, è il caso di David Riondino, chi 60mila euro, è quanto ha dichiarato il frate domenicano Ricci in udienza. Tuttavia questi soldi non risultano pagati allo Stato e molti clienti sono a tutti gli effetti evasori. L’ennesimo raggiro di Lande o una svista dei clienti eccellenti? A chiarirlo sarà la Finanza”. L’articolo è firmato da Federica Angeli e Francesco Viviano che lasciano aperto il dubbio se sia stato Gianfranco Lande, il cosiddetto “Madoff dei Parioli” a far scucire ai clienti il prezzo dello scudo fiscale da pagare per far rientrare in maniera legale in Italia i soldi illegalmente portati all’estero e poi a  non versarli al fisco, oppure se siano stati i clienti “vip” ad omettere il pagamento. Affermano però i due giornalisti di Repubblica che “questi soldi non risultano pagati allo Stato” e questo lo danno per certo.

Se, come scrive il quotidiano, questo è certo, se i pagamenti “non risultano”, almeno in 217 sono stati incautamente distratti o volutamente “furbi” nei confronti del fisco. Ingenui forse verso Lande che amministrava e maneggiava i loro soldi, addirittura “imbecilli” come si è autodefinita Sabina Guzzanti nella circostanza. Ma di certo distratti o troppo astuti nei confronti del fisco. E non sono 217 contribuenti qualsiasi. Paolo Guzzanti, deputato e appunto la figlia Sabina. David Riondino, il sacerdote Francesco Ricci che per conto del Vaticano istruisce le pratiche per l’avvio dei procedimenti di beatificazione, insomma avvia le istruttorie dei “santi” e raccoglie le donazioni di chi segnala una possibile santità, l’avvocato Titta Madia, la principessa Ruspoli, la soubrette Samantha De Grenet, il cantante Massimo Ranieri e molti altri del mondo delle professioni, dello sport e dello spettacolo. Ora la Procura di Roma vuole accertare se i 217 siano stati solo truffati da Lande o se, con o senza Lande, hanno fatto rientrare illegalmente capitali in Italia senza pagare neanche lo “scudo”, l’obolo fiscale di legge del cinque per cento. In questo caso sarebbero evasori fiscali. Vittime, ma anche complici del “Madoff dei Parioli” che avrebbe rubato a chi rubava al fisco.

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Mino Fuccillo