
Hotel Rigopiano, Fabio Salzetta: "Mi chiamano eroe, ma ho paura del buio"
PESCARA โ Mi chiamano eroe, ma gli eroi non hanno paura del buioโ. A parlare รจ Fabio Salzetta, uno dei sopravvissuti alla tragedia dellโhotel Rigopiano. โNon riesco piรน a stare nei luoghi bui, devo dormire con la luce accesa. A ventisei anniโฆmi credete?โ.
Fabio ora racconta lo strano clima che cโera nel resort la mattina del 18, prima della valanga. โEravamo tutti agitati, volevamo andarceneโ.
Forse una precognizione?
โEra lโeffetto del terremoto. Quattro scosse forti. Avevano diffuso il panico infatti gli ospiti si erano messi nelle stanze con i tetti in legno. Volevamo scappare, ma la strada era completamente bloccata dalla neve. Dalle 8 del mattino mi ero messo a spalare nel parcheggio dietro lโhotel, cosรฌ gli ospiti con i bagagli giร fatti erano riusciti a incolonnarsi con le macchine sul vialetto. Erano pronti. Me la ricordo bene quella fila di auto, le facce nervoseโฆโ.
E lei?
โIo continuavo a spalare perchรฉ sapevo che a un certo punto sarebbe arrivato lo spazzaneveโ.
Come mai era sicuro che sarebbe arrivato?
โRoberto, il proprietario dellโhotel, diceva a tutti che era previsto tra le tre e le cinque. Nei giorni precedenti era andata sempre cosรฌโ.
Invece non รจ mai arrivato.
โNo. Alle due sono rientrato in hotel per mangiare qualcosa. Unโora dopo i clienti hanno cominciato a riportare dentro i bagagli: si erano rassegnati a stare un giorno in piรน nel resort. Non potevano sapere che sarebbe diventata la loro tombaโ.
Cosa vi diceva il direttore?
โDi far stare calmi gli ospiti. Che perรฒ era impossibile. Anche perchรฉ noi eravamo piรน nervosi di loro. Gabriele DโAngelo, il cameriere, aveva finito il turno e lรฌ dentro non ci voleva rimanere, come se sentisse qualcosa. Ha chiesto ad Alessandro Giancaterino, un mio collega, di chiamare la prefetturaโ.
Poi?
โPoi non ricordo bene le ultime ore. Ricordo solo la valangaโ.
Dove si trovava?
โEro andato a prendere il pellet per ricaricare la caldaia. Il pellet mi ha salvato la vita. Io, Giancaterino, DโAngelo e Faye Dame il senegalese stavamo portando i sacchi da qui a quiโ, dice disegnando sulla tovaglietta di carta del bar la pianta dellโalbergo e le posizioni in cui erano. โEโ stato un attimo. Ho messo tutti e due i piedi dentro il locale caldaia, ed รจ arrivataโ.
I suoi colleghi?
โCompletamente sommersi. Non li ho nemmeno sentiti gridare. Sono i primi che abbiamo ritrovato, morti. Nella stessa posizione in cui erano quando รจ arrivataโ.
Cosa si ricorda?
โChe รจ stata silenziosaโ.
Cosa ha fatto?
โLa porta non si apriva, ero ancora convinto che fosse solo caduta la neve dal tetto. Gridavo, ma nessuno rispondeva. Ho trovato un martello e ho cominciato a picchiare come un matto sulle inferriate alla finestra. Non so quanto ci ho messo, parecchio comunque. Alla fine le ho spaccate, e sono uscito aggrappandomi al tronco di un faggio che non capivo perchรฉ era lรฌ. Poi sono salito sul tetto e lโhotel non cโera piรนโ.
Sparito?
โTutto bianco. Tronchi, detriti, massi di neve. Ho cominciato a muovermi in direzione di dove ricordavo fosse la hall, su una spianata di neve sporca. Poi mi sono venuti i brividi: stavo camminando sul tetto dellโhotel. Lรฌ sotto, sotto i miei piedi, cโerano gli altri, cโera Linda, mia sorellaโ. Con la penna, scrive il nome โLindaโ. Lo sottolinea.
Lei si รจ salvato trascorrendo la notte nella Bmw di Parete.
Quando lโha incontrato?
โLโho visto che era vicino al ruscello, sprofondato nella neve fino al petto. Sotto shock. Lโho tirato fuori e siamo andati insieme alla sua macchina nel parcheggio al lato del resort. La valanga lโaveva presa a metร , pochi centimetri e lโavrebbe rovesciata come le altreโ.
Cosa vi siete detti?
โMi ha detto di aver chiamato il 118, ma non si ricordava se avevano risposto, diceva cose confuse. In macchina abbiamo chiamato i soccorsiโ.
Quelle ormai famose telefonate sottovalutate.
โQuelle. E non ho ancora capito perchรฉ non ci hanno creduto subito. Ma sono molte le cose che non ho ancora capitoโ.
Ad esempio?
โPerchรฉ solo adesso hanno deciso di dare in tv i bollettini sul rischio valanghe. La temperatura quella notte non era bassissima, uno due gradi sopra lo zero, mentre nei giorni precedenti era meno 10. Le valanghe si prevedono, basta comunicarloโ.
Di chi รจ la colpa?
โNon lo so. Ma qualcuno ce lโhaโ.
Ascoltavate lโautoradio?
โCi siamo ricordati che cโera solamente alle tre. Abbiamo messo il Gr1e abbiamo capito che ci stavano cercando. Alle cinque il giornalista ha detto che i soccorritori erano arrivati allโhotel, ma noi non li vedevamo. Quindi siamo usciti e abbiamo trovato i finanzieri con la tuta gialla e gli sci. Tra il buio e la tormenta, a un certo punto abbiamo intravisto le luci dei loro caschetti. Abbiamo urlato. Mi sembrava la fine di un incuboโ.
E invece?
โLโincubo era appena cominciato. Giampiero lโhanno portato allโospedale mentre continuava a chiamare sua moglie rimasta sotto con i figli. Ero bagnato fradicio, sono andato a casa per cambiarmi e mi sono fatto riportare lรฌ. Mi sono accorto che infilavano le sonde nei punti sbagliati. Se cโera qualcuno ancora vivo era dallโaltra parte. โScavate lรฌโ, ho detto, tra il biliardo e il barโ.
E hanno trovato i bambini. Per questo la chiamano eroe.
โMa quale eroe? I loro genitori sono morti, ora sono soli. So che avrei voluto rivedere Linda e che invece lโabbiamo trovata lunedรฌ, cinque giorni dopoโ.
Dovโera?
โIn cucina, davanti al lavabo. Lei era addetta alle camere, ma alle 15 si era offerta di aiutare in cucina. Quando รจ arrivata la valanga, stava lavando i piatti. ร morta cosรฌโ.