
I bonus del 2023 finanziati dalla Manovra, le principali novità: dalle bollette alla tampon tax (foto ANSA)
Il Consiglio dei ministri ha varato la Legge di bilancio 2023, un pacchetto d’interventi del valore complessivo di 35 miliardi di euro. Tante le misure per sostenere famiglie e imprese, fiaccate in particolare dagli effetti dell’inflazione. Dal bonus bollette alla carta risparmi, ecco le principali novità.
Bollette e altri bonus, le novità della Manovra
Il bonus bollette è stato prorogato anche per il primo trimestre del 2023, ma con un aumento della soglia che passa da 12mila euro di Isee a 15mila euro. Resta il paletto dei 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Per ottenere il beneficio basta inviare la Dichiarazione Sostitutiva Unica all’Inps.
Sempre per i redditi più bassi fino a 15mila euro l’anno, è stata istituita una “Carta risparmio spesa”, gestita dai Comuni, destinata alle famiglie più in difficoltà per l’acquisto di beni di prima necessità. La carta potrà essere utilizzata nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa ottenendo uno sconto su un paniere di prodotti.
Per le famiglie con figli, oltre al raddoppio da 100 a 200 euro mensili della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico riconosciuta alle famiglie dai 3 o 4 figli, viene introdotto un sostegno per i gemelli che consiste in un bonus speciale di 100 euro fino ai 3 anni di vita.
Pensioni
Per chi sta per uscire dal lavoro è stata introdotta la decontribuzione del 10% sullo stipendio per chi ha raggiunto i 41 anni di contributi ma vuole continuare a lavorare. Ribattezzata Bonus Maroni è una sorta di “premio” al rinvio del pensionamento una volta raggiunti i requisiti. Nel caso dei lavoratori dipendenti lo stipendio dovrebbe crescere di una quota pari a quella dei contributi a suo carico (9,19%) che non verrebbero più versati. La pensione dovrebbe rimanere quella maturata al momento del raggiungimento dei requisiti per l’uscita.
Un secondo bonus diretto ai pensionati riguarda gli assegni minimi (523,38 euro), che saliranno del 20% in più rispetto alla rivalutazione piena del 7,3% prevista dal decreto già firmato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, garantendo un ulteriore aumento degli importi di almeno 104 euro l’anno.
Bonus tv e decoder
Non è ancora chiaro se l’agevolazione per l’acquisto di televisori, previa rottamazione degli apparecchi non conformi, sarà rinnovata. Il ministero dello Sviluppo economico ha proposto il rifinanziamento con 100 milioni di euro.
Obiettivo sarebbe l’erogazione di un solo contributo per nucleo familiare pari al 20% della spesa, nel limite di 100 euro, per l’acquisto di Tv con rottamazione e di un contributo pari a 30 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 20mila euro o pari al prezzo di vendita, se inferiore, per l’acquisto di apparecchi televisivi senza rottamazione o di decoder.
Iva su assorbenti e prodotti infanzia
Ridotta la cosiddetta “tampon tax“, ovvero l’aliquota ordinaria IVA sugli assorbenti e sui prodotti per l’infanzia. La quota scende dal 10% al 5%. L’imposta sul valore aggiunto era già stata ridotta l’anno scorso dal 22% al 10% dal governo Draghi.
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