I No Vax che fanno pressione sui medici di famiglia per ottenere ad ogni costo il certificato di esenzione dal vaccino anti-Covid e il conseguente Green Pass. Pressioni che vengono fatte anche attraverso la collaborazione di alcuni avvocati. A denunciarlo sono proprio i professionisti che, in quanto medici vaccinatori, rientrano tra coloro che possono rilasciare il certificato.
Ma, fanno notare, la circolare del Ministero della Salute su questo argomento è chiara: hanno diritto all’esenzione dall’immunizzante solo soggetti che soffrono di certi tipi di allergia (non tutte), o legate ad alcune componenti del vaccino, e in presenza di precise patologie. L’esenzione si può ottenere solo a queste condizioni. Ma i No Vax da quell’orecchio non ci sentono e chiedono, anche con minacce, di essere esentati.
Questi No Vax vivono perlopiù al Nord, tra Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte, alcuni in Emilia. Insomma zone del Paese molto produttive, dove il lavoro c’è e senza Green Pass non si entra in fabbrica o in ufficio. In più occasioni si sono presentati dal medico di base con un form stampato chiedendo al professionista di firmare e farsi carico dei danni per la salute nel caso in cui dopo il vaccino avessero avuto dei problemi, subito o anche successivamente.
Dal canto suo Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo) spiega: “Il comportamento di chi non si vuole vaccinare esprime tante cose – dice Anelli – disagio sociale, ansia, paure, preoccupazione. Mettersi in malattia è come un rifugio. Non è una novità per noi medici”. “Ma questa è anche una grande occasione per aprire un discorso con chi non si sente sicuro per sottoporsi all’inoculazione. Quando i pazienti ci dicono che stanno male, a meno che non siano intrasportabili, gli chiediamo di venire in ambulatorio. Ci parliamo e spieghiamo l’importanza di vaccinarsi. Dobbiamo utilizzare questo strumento, è il modo migliore per vincere le paure dei cosiddetti esitanti”.