TORINO – La morte di Iamia Sarifi, trovata priva di vita nella sua casa di Torino, non è un incidente. La donna, di 47 anni e origine algerina, è stata strangolata, stando a quanto stabilito dall’autopsia.
E’ giallo a Torino dopo che la donna è stata trovata morta lo scorso lunedì 16 giugno dalla sorella sul pavimento del bagno di casa, un appartamento nella zona sud del capoluogo piemontese.
Il medico legale non si era espresso sulle cause della morte, delegando il responso all’autopsia. Il 23 giugno l’esame ha svelato che la donna è stata strangolata. Sull’accaduto indagano i carabinieri, coordinati dal pm Patrizia Gambardella.
La donna viveva sola con un bambino di un anno e mezzo che è stato trovato in casa. Il padre del piccolo, un connazionale, vive invece in Francia.
Iamia risultava casalinga, ma faceva l’estetista in casa. E’ stata ritrovata vestita e senza alcun segno di lesioni sul corpo. E’ stato il medico legale, intervenuto sul posto, ad avanzare il dubbio che, contrariamente alle apparenze, non si fosse trattato di una morte naturale. Il medico legale Roberto Testi, che ha effettuato l’esame autoptico, ha stabilito che è stata uccisa.