
ROMA – Gli ex uomini di Marino smentiscono Marino sul fronte degli scontrini. Martedì due persone che facevano parte dello staff dell’ex primo cittadino di Roma hanno parlato ai magistrati riguardo la questione delle spese di Ignazio Marino. Spiega Il Messaggero:
Ieri, di fronte al procuratore aggiunto Francesco Caporale e al sostituto Roberto Felici, si sono presentati due testimoni chiave: Giampiero Bistoncini, membro della segreteria particolare dell’ex inquilino del Campidoglio, e Maurizio Salvi, ex capo della ragioneria comunale. Bistoncini era stato tirato in ballo nel corso di una precedente audizione: quella di Francesco Piazza, capo del Cerimoniale, che aveva dichiarato che era il segretario in persona a riempire i moduli. Il funzionario, ascoltato ieri, ha però chiarito quali fossero i suoi compiti: ha detto che si occupava di preparare i giustificativi delle spese, lasciando però i documenti in bianco e spedendoli al capo segreteria, che li avrebbe poi dovuti sottoporre al visto del primo cittadino. Alla lista dei testi da ascoltare, si aggiungono quindi due nomi: Enzo Foschi e Silvia Decina, che si sono susseguiti nel dirigere la segreteria del chirurgo dem. L’ex capo della ragioneria del Campidoglio, invece, ha spiegato che la sua mansione consisteva in una mera catalogazione delle spese.
Recentemente l’ex sindaco ha avuto modo di togliersi qualche “sassolino” su Facebook nei confronti di Renzi:
“Dopo avermi eliminato per poter gestire direttamente 200 milioni il presidente del Consiglio continua a mentire agli italiani. Parlando oggi alla stampa, al termine del Consiglio dei Ministri, Renzi ha un’altra volta tentato sfacciatamente di far passare l’antidemocratica operazione di potere che ha portato al commissariamento del Comune di Roma come la conseguenza di una presunta ‘incapacità ’ di governare dell’amministrazione”.
“Eliminandomi – continua -, Renzi non solo ha umiliato il voto libero di centinaia di migliaia di romani, ma ha interrotto un’azione di pulizia che stava progressivamente risanando la città sia dal punto di vista economico-finanziario, sia dal punto della trasparenza amministrativa”.
