Maurizio Paffetti, un produttore di documentari per la Rai, è deceduto il 10 maggio scorso a causa di una polmonite da condizionatore/legionella, come riportato nella sua cartella clinica. Paffetti era stato ricoverato il 9 aprile al Policlinico Umberto I di Roma, inizialmente in Cardiochirurgia e successivamente trasferito in Terapia Intensiva Neurochirurgica, dove è stato trovato il batterio della legionella che gli è stato fatale.
Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha sollevato il caso con un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e ha inviato la stessa interrogazione alla Procura di Roma. Bonelli chiede l’invio di ispettori al Policlinico Umberto I per verificare la presenza e la gestione del batterio della legionella. Bonelli ha sottolineato come casi di legionella al Policlinico si fossero già verificati nel 2006 e nel 2007, indicando che il problema potrebbe non essere stato risolto in modo definitivo. Giuseppe Molinari, segretario della Gilda Università, aveva presentato una denuncia ai NAS tre mesi prima del decesso di Paffetti, segnalando la presenza di legionella e salmonella all’interno dell’ospedale. Secondo il sindacato, le vecchie tubature del Policlinico sono un ambiente favorevole per l’annidamento della legionella, rendendo inefficaci i filtri e l’uso del cloro.
L’interrogazione parlamentare di Bonelli riporta che la direzione generale del Policlinico Umberto I sostiene di non avere dati che confermino un contagio avvenuto all’interno dell’ospedale. Tuttavia, i medici dello stesso ospedale hanno chiaramente indicato nella cartella clinica di Paffetti che la causa della morte è stata una polmonite da condizionatore, causata dalla legionella, mentre era ricoverato in terapia intensiva.