No ai matrimoni civili. A Sedriano, paese di 11mila abitanti vicino a Magenta, il sindaco ha fatto Ā«obiezione di coscienzaĀ». AlĀfredo Celeste, 56 anni, insegnante di religione eletto nel giugno scorso nelle file del Pdl, ha deciso di non unire mai nessuno in matrimonio durante il suo mandato. A farĀlo ci penserĆ il consigliere deĀlegato alle pubbliche relazioĀni, Antonella Pigliafreddo, opĀpure uno degli altri membri dell’assise. Il motivo della scelta ĆØ la sua fede cattolica.
Ā«Io insegno religione ā spiega Celeste ā. Non posso dare certi insegnamenti in classe e poi non applicarli nelĀla vita. Per me il matrimonio ĆØ quello davanti a Dio. Inoltre, per i cittadini non cambia niente, le nozze sono celebrate da un altro membro dell’amministrazioneĀ». La decisione del sindaco finora non ha creato proteste. Le due coppie che si sono sposaĀte in questi mesi non hanno fatto obiezioni. D’altronde, non ĆØ neppure necessario che sia un amministratore a celebrare il rito civile. La legĀge dice che chiunque può farĀlo, anche un parente o un amiĀco della coppia, basta che siaĀno maggiorenni.
Ā«Il rito civiĀle ĆØ comunque un’unione d’amore, non ne metto in dubbio il significato, ma ĆØ una questione di coerenza. Io non rinuncio alle mie convinĀzioniĀ», sottolinea il sindaco, sposato e con una figlia. Sulla sua Ā«obiezione di coscienzaĀ», la curia di Milano preferisce non esprimersi. Per il parroĀco don Luigi Brigatti «è una scelta della sua coscienza e coĀme tale va rispettata, che la si condivida o meno. L’imporĀtante ĆØ che il rito civile sia coĀmunque garantitoĀ».
