«Sarei un buon educatore», Renato Vallanzasca rivela il suo sogno: quello di lavorare con i ragazzi difficili. L’ex boss della Comasina lo ha confessato in un’intervista rilasciata a “Vita no profit magazine”.
Dal 13 giugno scorso, grazie a un differimento pena per ragioni di salute, ha lasciato il carcere di Opera dove sta scontando i suoi quattro ergastoli. «Non so se me daranno la possibilità , ma di sicuro nessuno meglio di me sa dissacrare i miti. Che mito è uno che ha passato 38 anni in carcere su 60?».
Alla fatidica domanda riguardo al suo passato da bandito risponde: «Non lo rifarei, in assoluto no. Ho procurato troppi dolori a me, ai miei familiari e a quelli che non conosco. Ci sono errori che mi bruciano. A cui non c’è rimedio».
Il rapporto con la moglie sposata il 5 maggio 2008, i suoi nuovi amici, il suo futuro fuori dalla cella e il mondo delle comunità (Exodus, Il Gabbiano e Saman) con cui ha incominciato a collaborare appena uscito dal carcere sono gli altri temi portanti dell’intervista.
Del passato invece non ha più voglia di parlare: «Ho già detto tutto. Adesso basta».
