PARMA – Il Tar di Parma ha annullato con una sentenza pubblicata oggi il provvedimento di sospensione dei lavori adottato la scorsa estate dal Comune di Parma per il cantiere dell'inceneritore che si stava edificando in localita' Ugozzolo, alle porte della citta' emiliana. Il Tar, che il 6 ottobre scorso aveva sospeso d'urgenza il provvedimento, anche nel merito ha ritenuto che ''risulterebbe anomalo ritenere che l'opera in questione e' priva del titolo edilizio dopo che il Comune ha partecipato a tutto l'iter approvativo ai fini del rilascio dell'autorizzazione unica''.
In sostanza, le ragioni che avevano indotto il Comune di Parma (all'epoca amministrato dalla Giunta del sindaco Pietro Vignali) a sospendere i lavori non sono state ritenute legittime dai giudici del tribunale amministrativo di Parma che hanno accolto l'impugnazione presentata dai legali di Iren Spa (la societa' energetica che ha avviato la costruzione dell'impianto). Il Comune aveva deciso di sospendere i lavori del cantiere sostenendo che quest'ultimo mancasse della necessaria autorizzazione edilizia, ma i giudici del Tar hanno riconosciuto che la stessa partecipazione del Comune all'iter burocratico preliminare all'avvio dei lavori, il fatto di non aver contestato nulla all'atto di impiantare il cantiere e l'iter seguito dall'amministrazione pubblica di Parma anche in sede di Conferenza dei servizi dimostrano la volonta' e la legittimita' dell'opera intrapresa. Anche ai fini del diritto.
Si conclude cosi', almeno in parte, una polemica che da mesi divide, anche sul piano giuridico, l'opinione pubblica della citta' di Parma. La scorsa estate, con una decisione clamorosa, la Giunta Vignali aveva ordinato (con due provvedimenti adottati a distanza di un mese) l'interruzione dei lavori di costruzione dell'inceneritore. In citta' una parte dei cittadini aveva esultato, perche' fortemente contraria alla costruzione dell'impianto. D'altro canto la multiutility Iren impegnata nei lavori di costruzione aveva presentato immediatamente ricorso chiedendo la sospensiva del provvedimento comunale. Oggi quel provvedimento viene dichiarato illegittimo e annullato dal Tar.
