Ilva, tromba d’aria a Taranto: operaio disperso. Collega: “Non doveva stare lì”


Una tromba d’aria si è abbattuta sull’Ilva di Taranto (Foto Lapresse)

TARANTO – Una tromba d’aria e un fulmine sullo stabilimento dell’Ilva, un operaio di 29 anni disperso in mare e 38 feriti, tra cui nove bambini. Per Taranto quello della chiusura dell’impianto siderurgico non è stato probabilmente il giorno peggiore. Dopo il sequestro e gli arresti della magistratura, anche il tempo se l’è presa con la città pugliese.

Una tromba d’aria s’è abbattuta proprio sullo stabilimento, facendo crollare il camino delle batterie 1 e 3. Un fulmine ha colpito una delle ciminiere, e i suoi pezzi sono caduti su due tralicci dell’alta tensione.

Nel frattempo un operaio è finito in mare. Stava lavorando nella cabina di una gru travolta dalla tromba d’aria. E se condo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, un suo collega avrebbe detto che l’uomo non si sarebbe dovuto trovare lì, visto che quell’area era stata posta sotto sequestro con facoltà d’uso anni prima. “Per questo – avrebbe detto l’uomo, Cataldo Ranieri, secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno – non si comprende come mai l’operaio si trovasse nella cabina a manovrare la gru. L’unica maniera per far funzionare il macchinario è quella di disinserire il sistema di sicurezza”.

Nel crollo del cemento dal camino dello stabilimento sono rimasti feriti diversi operai. E’ crollato anche un capannone all’imbarco prodotti e la torre faro.

“Stavo guidando un camion vicino alle batterie 7-12. All’improvviso ho visto un tornado, volare tutto e fumo. Non riuscivo a vedere più niente. Mi sono fermato e sono fuggito”, ha raccontato un lavoratore dell’Ilva rimasto illeso.

Ma le lamiere sollevate dalla tromba d’aria hanno travolto anche un bus privato, frantumando i vetri dei finestrini, che hanno ferito l’autista.

L‘Usb (Unione sindacale di base) Lavoro Privato Puglia ha proclamato lo sciopero di tutti i dipendenti dello stabilimento Ilva di Taranto non interessati dal provvedimento aziendale di ‘messa in libertà’ (in pratica i reparti Manutenzione e Servizi dell’area a freddo e i dipendenti dell’area a caldo) fino a venerdì 30 novembre. Confermato anche lo sciopero di 8 ore indetto per giovedì da Fim, Fiom e Uilm in tutto il gruppo Riva. Annullata, invece, la manifestazione prevista a Roma: ci sarà solo un presidio sotto la Presidenza del Consiglio.

Dopo la giornata terribile di mercoledì il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, ha ringraziato tutti i lavoratori dell’Ilva: “Grazie a tutti i lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto per la grande competenza, tempestività ed efficienza con cui hanno reagito in questa giornata drammatica”.

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Maria Elena Perrero