ROMA – Un’ondata migratoria è in arrivo dai paesi del nord Africa. Lo scrivono i servizi segreti nella relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza relativa al 2010, consegnata al Parlamento. L’analisi degli 007 è precedente alle rivolte in Tunisia, Egitto e Libia ed è dunque sottostimata visto quanto sta accadendo dall’altra sponda del Mediterraneo. ”Una nuova spinta migratoria – scrivono infatti i servizi – potrebbe registrarsi nel Maghreb, in relazione ad acuite condizioni di disagio socio-economico destinate a perdurare nei prossimi mesi”.
Le condizioni in Tunisia, Egitto e soprattutto Libia sono nettamente peggiorate negli ultimi tempi e dunque potrebbero accelerare e ingigantire il fenomeno rilevato dai servizi. Nella relazione gli 007 sottolineano inoltre ”l’attivismo di sempre piu’ qualificati e competitivi sodalizi egiziani, siriani, iracheni e turchi, capaci di interagire con i network dell’area balcanica, caucasica e asiatica” per il traffico di esseri umani. Quanto alle rotte dei migranti, i servizi sottolineano che il ”territorio turco continuera’ verosimilmente a costituire, nel breve e medio periodo, l’opzione privilegiata per far entrare illegalmente in area Schengen migranti di varia provenienza”.
Per i servizi segreti l’Italia è sempre di più esposta alla Jihad. ‘Europa, Italia compresa, ”appare sempre piu’ esposta al terrorismo di matrice jihadista” sia come retrovia logistico e di reclutamento per gli estremisti, sia come ”potenziale teatro di pianificazioni offensive contro obiettivi istituzionali e ‘simbolici’, luoghi pubblici e personaggi accusati di essere nemici dell’Islam”. Lo scrivono i servizi segreti nella relazione consegnata al Parlamento nella quale, tra l’altro, si sottolinea che ci sono ”indicazioni” dell’arrivo o del rientro in Italia di ”estremisti con trascorse esperienze jihadiste in contesti di crisi o addestrati nel quadrante afghano-pakistano”.
In particolare la minaccia nei confronti del nostro paese, dicono gli 007, proviene sia da ”organizzazioni attive all’estero”, che utilizzano l’Italia come snodo di transito per gli estremisti, retrovia logistico e ”potenziale trampolino, se non obiettivo, per pianificazione terroristiche originate anche all’estero, sia da ”individui presenti” nel nostro paese. Questi ultimi sono i cosiddetti ”self starters” e rappresentano una ”incognita particolarmente insidiosa”: soggetti che si attivano in maniera ”imprevedibile, al culmine di percorsi solitari ‘ed invisibili’ di radicalizzazione”. Gli 007 segnalano inoltre quali sono gli ambienti piu’ ”sensibili” alla diffusione dell’ideologia jihadista: i centri di aggregazione soprattutto del nord e gli ambienti carcerari, dove i veterani sarebbero in grado di condizionare e reclutare giovani arrestati per reati comuni.